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Morta a 18 anni dopo una serata a casa con l’amica, il padre: “Non ne avevo idea”

La ragazza è stata trovata priva di sensi dal padre dell’amica: le due avevano trascorso la nottata insieme, mischiando alcol e tranquillanti in cameretta. La mattina seguente, la scoperta. “Non avevo idea di cosa facessero in camera né avevo sentore di qualche problema, altrimenti sarei intervenuto”
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
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Senza parole. "Non sapevo niente e non avevo il sentore di qualche problema, altrimenti sarei intervenuto".

È disperato e incredulo, davanti agli investigatori, il padre di una delle due 18enni di Monza che domenica scorsa si sono chiuse in casa per trascorrere una nottata tra alcol e psicofarmaci. Miscela evidentemente fatale per una delle due, che lunedì mattina è stata trovata senza conoscenza e qualche ora dopo è morta all'ospedale San Gerardo, stroncata da un arresto cardiocircolatorio. 

Solo l'autopsia, effettuata venerdì e di cui ancora non è stato diffuso il risultato, potrà sciogliere ogni dubbio e fare così luce sulla nottata delle due amiche di Monza. Per il momento, non ci sono elementi che facciano ipotizzare una morte violenta, e il fascicolo aperto in Procura è senza ipotesi di reato.

A dare l'allarme è stato il padre

Quella sera le due amiche tornano da una serata trascorsa fuori in compagnia e decidono di dormire insieme, con il benestare delle famiglie: in casa, infatti, c'è anche il padre di una delle due. È proprio lui che, svegliatosi al mattino seguente per andare al lavoro, si accorge che qualcosa non va. La figlia è in stato catatonico, con gli occhi sbarrati, accusa un malore. L'amica, invece, giace nel letto priva di sensi. 

Intorno a loro, nascoste nella cameretta, bottiglie di whiskey, gin e la scatola dei tranquillanti che la 18enne assumeva regolarmente.

Da lì, la corsa in ospedale. La prima ragazza si salva, e si trova al momento ricoverata nel reparto di Neuropsichiatria infantile del San Gerardo. L'altra non riaprirà mai più gli occhi, e morirà poche ore dopo in terapia intensiva.

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