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Milano, il sindaco Sala: “Con la Dad abbiamo esagerato, i ragazzi sviluppano patologie gravissime”

Il sindaco della città di Milano, Giuseppe Sala, ha affermato: “Sul tema della chiusura delle scuole abbiamo esagerato. Non possiamo non vedere il disagio che hanno i ragazzi”. Da inizio marzo infatti in Lombardia sono state chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado a causa dell’inserimento in zona arancione rafforzato. Chiusura poi prolungata dall’inserimento in zona rossa dove sono stati chiusi anche gli asili nido.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Sul tema della chiusura delle scuole abbiamo esagerato. Non possiamo non vedere il disagio che hanno i ragazzi": a dirlo è sindaco di Milano Giuseppe Sala che sostiene inoltre: "I ragazzi stanno sviluppando patologie gravissime. Stiamo chiedendo un po' troppo e abbiamo esagerato con la Dad".

La chiusura delle scuole in zona rossa

In Lombardia le scuole sono chiuse da inizio marzo: dal 5 marzo la Regione è stata inserita prima in zona arancione rafforzato per poi passare in area rossa. Una scelta dettata dall'aumento dei contagi Covid-19, dei ricoveri e soprattutto dalla velocità con la quale hanno iniziato a circolare le varianti e in particolare quella inglese. In zona arancione rafforzato sono state chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado esclusi gli asili nido. Successivamente, quando la Lombardia è stata inserita nella fascia più critica, anche gli asili nido sono stati chiusi. Milioni di studenti sono stati quindi costretti a svolgere le lezioni in didattica a distanza.

I contagi nelle scuole di Milano e Lodi

Nonostante la chiusura delle scuole, gli effetti del contagio si sono fatti sentire in Lombardia. Stando agli ultimi dati forniti all'Agenzia per la tutela della salute della città metropolitana di Milano – che ha competenza anche sul territorio di Lodi – tra l'8 e il 14 marzo sono stati 886 i casi di persone positive al Covid-19, un dato di molto inferiore a quello delle ultime settimane quando invece le scuole erano ancora aperte. Di questi 635 erano alunni e 251 operatori scolastici. Il numero delle persone in isolamento domiciliare invece è di 7.430, di cui 7.008 studenti e 422 dipendenti.

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