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Massacrato di botte a 16 anni per 50 euro e le cuffiette dello smartphone

Il 16enne, picchiato violentemente per pochi spiccioli e per le cuffie AirPods del cellulare, ha riportato la frattura della mandibola e numerose ferite sparse su tutto il corpo. Denunciati al Tribunale dei Minori di Milano i due aggressori di 15 e 17 anni.
A cura di Francesca Del Boca
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Calci sulle gambe e in pieno stomaco, pugni in volto così violenti da spaccare la mandibola, insulti. Tutto per 50 euro nel portafoglio e le cuffiette dello smartphone. 

È successo a Broni, in provincia di Pavia, dove un ragazzo di 16 anni è stato aggredito da alcuni coetanei: due giovani di 15 e 17 anni residenti nella zona, tra Stradella e Santa Giuletta, che ora sono stati denunciati al Tribunale dei Minori di Milano per rapina e lesioni personali. 

I giovanissimi aggressori individuati grazie alla denuncia della vittima

I due giovanissimi aggressori sono stati individuati grazie alla testimonianza della vittima. I Carabinieri di Broni, grazie alle parole del 16enne e alla precisa descrizione dei due, sono riusciti a risaliti ai responsabili. E proprio nell’abitazione di uno di loro, il 17enne, hanno infine trovato le prove: gli auricolari AirPods sottratti durante la violenta rapina, e nascosti nella cameretta da adolescente.

Come sta il ragazzo vittima dell'agguato

Intanto, per la vittima, sono stati previsti 20 giorni di prognosi per la frattura della mandibola e le ferite riportate su tutto il corpo. Lividi, ecchimosi, dolori. Tutto per pochi soldi contanti, e per un paio di cuffie senza filo.

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