143 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le impediscono di imbarcare la sedia a rotelle sull’aereo: disabile costretta a rinunciare alla vacanza

Valeria Roberta Vetrano, una donna su una sedia a rotelle, ha denunciato quanto accaduto all’aeroporto di Bergamo: “Doveva essere l’inizio di una vacanza, invece si è trasformata in un’esperienza disumanizzante”.
A cura di Giorgia Venturini
143 CONDIVISIONI
Dal profilo Instagram di Valeria Roberta Vetrano
Dal profilo Instagram di Valeria Roberta Vetrano

Una donna su una sedia a rotelle si è presentata all'aeroporto di Orio al Serio a Bergamo per iniziare un viaggio con un'amica, ma alla fine non è riuscita a imbarcarsi. Quello che le è successo Valeria Roberta Vetrano l'ha raccontata a La Repubblica: "Doveva essere l'inizio di una vacanza di Sant'Ambrogio a Bordeaux, invece si è trasformata in un'esperienza disumanizzante".

Impossibile imbarcare la sedia a rotelle

Valeria non è riuscita a imbarcare la sua sedia a rotelle quando ormai mancavano pochi minuti al decollo. La motivazione che le ha dato il personale di volo: "La batteria non era originale e nessuno garantiva loro che non avessi assemblato io il mezzo". Così pochi secondi dopo la donna mostra loro i documenti necessari per smentire una tale "assurdità". Eppure neanche così era riusciti a convincerli.

Il personale di terra di Ryanair, la compagnia aerea scelta per il suo viaggio, le ha così consigliato di smontare la sua sedia e rotelle e staccare il motore. Ma ovviamente Valeria non era in grado di fare "proprio perché non ho assemblato io la carrozzina". Poi l'altra richiesta: quella di lasciare al carrozzina in aeroporto. "Ma mancava un deposito adeguato e sicuro. La mia sedia a rotelle costa 8mila euro".

Poi la donna aggiunge: "Mi sembrava di essere di fronte a un muro d'acciaio. Non solo mi hanno detto che l'aereo non poteva certo aspettare me. Non potevo portare la mia sedia a rotelle nella macchina della mia amica perché ci avrei messo troppo tempo poi a tornare". E  "nel frattempo lo staff dell'assistenza disabili, presente e disponibile al nostro arrivo in aeroporto, si era ormai dileguato".

La giustificazione della compagnia aerea

Conclusione: le due amiche non sono riuscite a partire. "Mi hanno detto che era colpa nostra perché ci eravamo presentate troppo tardi, ma questa accusa non reggeva dal momento che il biglietto del parcheggio parcheggio dimostrava il contrario". Poi "mi hanno accusata di non aver specificato tutto durante la prenotazione. Ma anche in questo caso non era vero, perché ho pure specificato il tipo della mia sedia a rotelle".

Poi la donna conclude: "Questo è stato davvero un brutto colpo. Sono un'insegnante e posso dire per certo che i ragazzini delle medie sono molto più sensibili e inclusivi delle persone che ho incontrato in aeroporto".

143 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views