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La coppia che ha salvato una ragazza dallo stupro: “Mai esitato, per noi normale aiutarla”

Una ragazza di 19 anni è stata vittima di un tentativo di stupro nella notte di Pasqua a Cinisello Balsamo, comune in provincia di Milano. La giovane era appena scesa dall’autobus quando è stata buttata a terra e in parte denudata. Le sue urla sono state sentite da una coppia della zona che l’ha prontamente aiutata: “Non abbiamo mai esitato. Per noi è stato normale aiutarla”, raccontano a Fanpage.it.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

"Per noi è stato normale aiutarla. Parliamo di una ragazza in pericolo di vita": a dirlo a Fanpage.it è la donna che, nella notte di Pasqua, a Cinisello Balsamo – comune in provincia di Milano – ha urlato dalla finestra di casa salvando così da uno stupro una giovane di 19 anni. La coppia però non vuole che ci si riferisca a loro come degli eroi: "Il mio compagno non ha mai esitato. Conoscendolo, penso che lui avrebbe voluto che qualcuno facesse lo stesso con me".

Il momento dell'aggressione e la chiamata ai carabinieri

La fermata dove è scesa la ragazza (Fonte: Fanpage.it)
La fermata dove è scesa la ragazza (Fonte: Fanpage.it)

Tutto è iniziato quando la studentessa è scesa da un autobus in via Tiziano. La ragazza era al telefono con un amico quando un giovane di 22 anni l'ha buttata a terra, ha tentato di denudarla e violentarla. La vittima è riuscita però a gridare. Urla che fortunatamente sono state sentite dai residenti: "Ero in camera da letto quando ho percepito quanto stava accadendo – racconta la donna che l'ha salvata a Fanpage.it -. Quando mi sono affacciata, ho intravisto due corpi che si muovevano e un uomo che spingeva una donna. Mi sembra di aver sentito lei dirgli ‘Se vuoi ti lascio il telefono'".

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La signora, capendo che la 19enne fosse in pericolo, ha chiamato il compagno: "Gli ho detto che quel ragazzo o stava provando a uccidere quella donna oppure la stava violentando". L'uomo ha prontamente messo le scarpe ed è sceso giù. E mentre lui andava ad aiutare la ragazza, la donna chiamava le forze dell'ordine: "Ho preso il telefono, mi sono di nuovo affacciata e gli ho urlato ‘Sto chiamando la polizia, fermati'. Intanto altri nostri vicini, che avevano sentito le grida d'aiuto, hanno iniziato a urlare anche loro e lui in questo modo è scappato". L'uomo ha provato a inseguire l'aggressore per qualche metro, ma invano. È quindi tornato indietro per aiutare la ragazza e aspettare con lei i soccorsi.

La coppia: Speriamo che la giovane possa riprendersi

Al suo ritorno però non ha trovato nessuno: "Crediamo che anche lei sia fuggita. Probabilmente vive lì vicino. I carabinieri sono stati velocissimi e sono arrivati immediatamente". E proprio i militari sono riusciti a rintracciare il ragazzo, già destinatario di un ordine di espulsione dall'Italia nel novembre 2020, e arrestarlo con l'accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate. Adesso il giovane si trova nel carcere di Monza.

La donna ha poi spiegato a Fanpage.it che quello di domenica notte è il primo episodio del genere da quando vive lì: "La zona è stata sempre abbastanza tranquilla. Noi ci viviamo da due-tre anni e non abbiamo mai né visto né sentito una cosa del genere". I due si augurano che la giovane possa star bene: "Non sappiamo chi sia, ma speriamo possa riprendersi. Anche se abbiamo letto che le sono stati dati 14 giorni di prognosi e possiamo solo immaginare il peso che si porterà dietro per il resto della sua vita. Per noi è stato normale aiutarla. Il mio compagno l'ha fatto senza esitazione. Immagino infatti che, nel caso in cui fosse successo a me, avrebbe voluto che qualcuno facesse lo stesso".

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