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Notizie sull'inchiesta sul Covid a Bergamo

Inchiesta Covid a Bergamo, aperta un’indagine per fuga di notizie: “I nomi di Conte e Fontana non dovevano uscire”

È stata aperta un’indagine per la fuga di notizie sull’inchiesta sulla gestione della prima fase della pandemia: in particolare modo sulla pubblicazione dei nomi dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dell’ex assessore al Welfare Giulio Gallera.
A cura di Ilaria Quattrone
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È stata aperta un'inchiesta per la fuga di notizie dopo che, nella giornata di mercoledì 1 marzo, sono stati pubblici i nomi delle persone indagate nell'inchiesta sulla gestione della prima fase della pandemia a Bergamo: in particolare i nomi dell'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dell'ex ministro della Salute Roberto Speranza, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dell'ex assessore al Welfare Giulio Gallera.

Le posizioni dell'ex presidente del Consiglio Conte e l'ex ministro Speranza

In totale sono 19 le persone coinvolte nell'indagine: dovranno rispondere, a vario titolo, di epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo, rifiuto d'atti d'ufficio.

Per quanto riguarda l'ex premier Conte e l'ex ministro Speranza, le loro posizioni saranno trasmesse al Tribunale dei ministri: "Anticipo subito la mia massima disponibilità e collaborazione con la magistratura. Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani", ha commentato il leader del Movimento 5 Stelle Conte.

"Io sono molto sereno e sicuro di aver sempre agito con disciplina ed onore nell'esclusivo interesse del Paese. Ho piena fiducia come sempre nella magistratura", ha invece detto Speranza.

Quali sono le accuse nei confronti del Governatore Fontana

Il Governatore Fontana invece è indagato perché "in cooperazione colposa con gli indagati e con Conte Giuseppe" e in qualità "di Presidente della Regione Lombardia" avrebbe omesso di adottare misure di contenimento e gestione "adeguate e proporzionate all'evolversi della situazione".

Tra queste anche le disposizioni che avrebbero portato a istituire una zona rossa nei comuni della Val Seriana e in quelli di Alzano Lombardo e Nembro.

Quali sono le accuse nei confronti dell'ex assessore regionale

Nei confronti di Gallera, le accuse sono di aver omesso – nonostante la raccomandazione dell'Organizzazione mondiale della sanità del 5 gennaio 2020, l'allerta Oms e della Paha di 15 giorni dopo e l'allerta Oms del 23 gennaio – l'attuazione delle prescrizioni del piano regionale in risposta alla pandemia.

L'ex assessore sarebbe accusato di aver adottato le giuste misure "per garantire trattamento e assistenza" non censendo e monitorando i posti letto nei reparti di malattie infettive e non aggiornandoli così come previsto dal piano pandemico regionale. È anche accusato di non aver adottato le dovute azioni di sanità pubblica e le azioni per garantire l'adeguata formazione del personale sanitario.

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