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In Lombardia stanno costruendo il ponte tibetano più lungo al mondo

In Lombardia sta per essere realizzato il ponte tibetano più lungo al mondo. Misurerà oltre 500 metri, con un’altezza massima di 120 metri: potrà essere percorso solo con un’imbragatura di sicurezza. I lavori per la sua realizzazione sono già iniziati e si concluderanno entro la fine di quest’estate: ecco dove sorgerà l’attrazione che promette di regalare panorami mozzafiato.
A cura di Francesco Loiacono
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ponte tibetano (Immagine di repertorio)
ponte tibetano (Immagine di repertorio)

Gli amanti dei panorami, della montagna e, perché no, del brivido sono avvisati: in Lombardia sarà costruito il ponte tibetano più lungo al mondo. Si tratta di una struttura a pedata discontinua e senza tiranti laterali lunga 505 metri e con un'altezza massima rispetto al livello del suolo di 120 metri. I lavori per la sua realizzazione sono già partiti e si concluderanno, se tutto andrà bene, per la fine di quest'estate. L'opera rientra all'interno di un piano per lo sviluppo territoriale da 10 milioni di euro sostenuto dalla Regione Lombardia. Collegherà il centro di Dossena, comune della Valle Brembana, con il roccolo della Corna bianca, sorvolando la cava di gesso e ripercorrendo, seppur in aria, una parte del tracciato dell'antica via Mercatorum, antica strada che collegava Bergamo con la Val Seriana e la Val Brembana.

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Il ponte si potrà percorrere solo con un'imbragatura di sicurezza

Dal ponte sarà possibile godere di una vista mozzafiato: il panorama spazia dalle vette dei monti La Grigna, Gioco, Alben e Arera fino al fondovalle di San Pellegrino. Massima attenzione sarà prestata alla sicurezza: il ponte sarà realizzato con sette funi d'acciaio, due per il sostegno delle pedate intervallate dal vuoto, due per il corrimano e tre utilizzate come funi di sicurezza. Il percorso sarà praticabile solo indossando un'imbragatura di sicurezza ed è inoltre previsto l'inserimento di una linea vita continua che, attraverso l'utilizzo di un moschettone, permetterà di percorrere in tranquillità il mezzo chilometro di percorso sospeso.

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"L'estate 2020 a causa della pandemia da Covid-19, è stata caratterizzata da una riscoperta del turismo di prossimità che ha riguardato principalmente le aree di montagna e i laghi – ha detto in una nota l'assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori -. Una opportunità per i lombardi di riscoprire territori splendidi e ricchi di attrattività, in passato troppo spesso sottovalutati". "Siamo convinti che questo trend positivo – spiega Sertori – continuerà anche nella stagione estiva in arrivo e, come Regione Lombardia, siamo in prima linea per promuovere il turismo nei territori montani lombardi che purtroppo hanno subito un lungo fermo nella stagione invernale". "Rilanciare il turismo montano attraverso la realizzazione di infrastrutture, attrattività e opere – conclude Sertori – è una priorità e un'importante opportunità per creare lavoro e per favorire il ripopolamento delle aree montane".

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