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I ciclisti in protesta per le strade di Milano: “Il Comune non fa nulla per tutelarci”

Un gruppo di ciclisti e ambientalisti ha organizzato stamattina un flashmob per le strade di Milano, rivendicando il diritto alla sicurezza stradale. Mentre il Comune taglia il trasporto pubblico, e Area B non riesce a frenare le auto in entrata.
A cura di Francesca Del Boca
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"Ora basta. Il Comune non fa nulla per tutelarci". Sono in tanti, e sono scesi in strada tutti insieme. Si tratta di un gruppo di ciclisti e ambientalisti che, nella mattinata di oggi martedì 24 gennaio, ha organizzato un flashmob a Milano per rivendicare il diritto alla sicurezza stradale. Sotto il nome dell'iniziativa ("ProteggiMi"), i ciclisti meneghini hanno organizzato un cordone per proteggere la pista ciclabile tra via Galvani e via Gioia, in prossimità del palazzo della Regione Lombardia.

"Il Comune non fa abbastanza per tutelare i ciclisti"

"Il Comune non sta facendo abbastanza per tutelare noi ciclisti. E non si tratta solo di piste ciclabili. Si tratta di ripensare la città non per le macchine ma per le persone", la testimonianza di una ciclista. Che si unisce a tante altre. "Devono cambiare le abitudini dei cittadini. Chi è abituato ad accompagnare i figli a scuola con la macchina deve capire che in futuro non sarà più così. Chiediamo il diritto alla città". "Qui non ci sentiamo sicuri a girare".

Milano Città 30 km/h

Sventolano intanto i cartelli che inneggiano a uno degli ultimi ordini del giorno approvati dal Consiglio comunale, Milano Città 30: una misura che, se approvata, ridurrebbe a 30 km/h la velocità massima di circolazione per i mezzi a motore all'interno della rete stradale cittadina. "Un'ottima notizia. Adesso arrivi la rivoluzione della mobilità a Milano", il commento di alcuni ciclisti sul piano proposto dal consigliere Marco Mazzei.

L'aumento del costo dei mezzi pubblici (e il taglio delle corse)

"Servono provvedimenti per rendere più sicura la città, soprattutto per i fragili", dice proprio il consigliere milanese, presente alla manifestazione di stamattina. Ma intanto, sul fronte mobilità pubblica e sostenibile, aumenta il costo del biglietto Atm da 2 euro a 2,20 euro. "Possiamo considerarlo ormai un biglietto turistico. Chi usa regolarmente i mezzi pubblici fa l'abbonamento".

E non solo. È fresca di oggi la notizia del probabile razionamento delle corse di metropolitane e mezzi di superficie, da effettuare necessariamente entro la prossima primavera: all'orizzonte, dunque, si intravedono tagli e soppressioni di alcune linee. La motivazione? Il peso della bolletta dell'energia elettrica sul bilancio, e la diminuzione dei passeggeri giornalieri. 

Area B a Milano e le proteste

Il tutto mentre si prosegue nella lotta contro l'ingresso di mezzi inquinanti in città attraverso Area B, il discusso provvedimento approvato da Beppe Sala che vieta l'ingresso a Milano ad alcune tipologie di veicoli. Una decisione, entrata in vigore nell'ottobre del 2022, che tutt'oggi causa proteste e malumori tra cittadini e pendolari. E che, per il momento, sembrerebbe persino non aver frenato le auto in entrata: a Milano circola infatti attualmente solo lo 0,8 per cento in meno delle macchine.

Tutti scontenti?

Insomma, negli ultimi tempi le lamentele piovono da ogni parte, che siano automobilisti o ciclisti. Davvero, forse, la tanto attesa rivoluzione della mobilità è ormai un tema urgente nell'agenda cittadina. Da affrontare senza fazioni, e senza lotte di parte.

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