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Calci e pugni in tribuna vip durante Monza-Atalanta: Daspo di due anni a un imprenditore brianzolo

Il tifoso del Monza ha 54 anni ed è un imprenditore brianzolo, incensurato. Durante il match contro l’Atalanta dello scorso 5 settembre ha preso a calci e pugni un tifoso della squadra avversaria, coinvolgendo nella rissa anche il figlio quindicenne.
A cura di Francesca Del Boca
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Pugni, calci e insulti anche al figlio quindicenne. Cala il Daspo per un tifoso 54enne del Monza, che durante il match contro l'Atalanta ha aggredito un tifoso della squadra avversaria, allo stadio con il figlio minorenne. L'aggressore? Un imprenditore brianzolo, incensurato, che stava assistendo alla partita in tribuna vip.

Il provvedimento, della durata di due anni, è stato emesso direttamente dal questore della Provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio.

La rissa durante la partita tra i due tifosi

L'episodio, lo scorso 5 settembre in occasione dell’incontro calcistico “A.C. Monza – Atalanta". La partita, per il Monza neo promosso in Serie A, si gioca in casa: è la città brianzola a ospitare gli avversari bergamaschi, sugli spalti dell'U-Power Stadium della periferia di Monza.

Il 54enne tifoso del Monza siede in mezzo alle tribune in un'area che ospita ambedue le fazioni in campo, tra monzesi e atalantini. Non è una curva assiepata di ultras scatenati: ad assistere alla partita ci sono principalmente giovani, famiglie, supporter occasionali. È la tribuna vip, riservata a pochi e selezionati personaggi.

Per questo che, davanti ai continui scoppi di rabbia del 54enne e agli insulti continuamente rivolti all'allenatore dell'Atalanta, il tifoso "rivale" lo esorta a cambiare atteggiamento e a godersi la partita in pace. Ma, in tutta risposta, riceve un pugno e un calcio. Ne scaturisce così una rissa, in cui viene coinvolto anche il figlio quindicenne del tifoso dell'Atalanta (che riporterà una contusione al braccio).

Il divieto di accesso per due anni

E così, considerando che "l’episodio di violenza, peraltro avvenuto in una porzione dello stadio frequentata perlopiù da famiglie e giovani costituisce manifestazione di pericolosità sociale ed avrebbe potuto mettere in pericolo l’incolumità delle altre persone presenti", il tifoso monzese "non potrà accedere, per due anni, a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli altri Stati membri dell’Unione Europea ove si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli, nonché dei tornei internazionali e nazionali".

Il divieto è esteso anche alla città di Monza tre ore prima dell’inizio, durante e tre ore dopo il termine degli incontri di calcio, con riferimento alle aree urbane limitrofe allo U-Power Stadium, nonché alla stazione ferroviaria di Monza.

Una partita finita male, insomma. Anzi malissimo se si conta che il Monza, quella partita contro l'Atalanta, l'ha pure persa. 

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