Covid Lombardia, il bollettino del 7 febbraio: 1.515 casi e 58 morti, diminuiscono i ricoveri
Sono 1.515 i casi di Coronavirus registrati in Lombardia su 27.624 tamponi effettuati nella giornata di oggi domenica 7 febbraio. È quanto emerge dal bollettino diramato dal ministero della Salute. I dati sono in leggero calo rispetto a ieri, quando erano stati registrati 1.923 casi su 36.092 tamponi complessivi (nel totale sono calcolati anche i test rapidi antigenici, oltre ai tamponi molecolari). In totale dall'inizio della pandemia in Lombardia sono stati eseguiti 5.879.680 tamponi. Il dato giornaliero sui decessi: sono stati segnalati 58 morti nelle ultime 24 ore (ieri erano stati registrati 50 decessi), per un totale dall'inizio della pandemia di oltre 27mila decessi (27.453) nella sola Lombardia, tenendo conto solo di quelli ufficiali.
I ricoverati negli ospedali della Lombardia
Sul fronte dei ricoveri negli ospedali e nelle terapie intensive della Lombardia, nelle ultime ore il bilancio dei ricoveri in ospedale è calato: sono 3.467 (meno 73) le persone in degenza ordinaria (ieri erano 3.540). Aumenta il totale delle persone in terapia intensiva: sono 358, ovvero 4 in più rispetto a ieri quando erano 354 i pazienti in condizioni più gravi. Continua a crescere il numero dei guariti/dimessi, ora arrivato a 473.192: nelle ultime 24 ore sono 926 le persone che hanno superato la malattia.
La situazione nelle province Lombarde
Per quanto riguarda le province lombarde, sono 392 i nuovi casi di positivi al Coronavirus in provincia di Milano. Sono 130 i nuovi positivi nella provincia di Monza e Brianza, 73 in quella di Varese, 430 in provincia di Brescia, 78 in quella di Como e 78 in provincia di Pavia. La provincia di Bergamo ha registrato 50 nuovi contagi, mentre sono 43 quelli a Lecco e 36 i nuovi contagi nella provincia di Lodi. I contagi registrati in provincia di Cremona sono invece 54. In provincia di Sondrio 27 casi. Infine, sono 91 i casi in provincia di Mantova.
Primo weekend in zona gialla: tornano gli assembramenti
Mentre i dati sul contagio mostrano come il virus circoli ancora in Lombardia, monta la polemica sulle scene di affollamenti e in alcuni casi assembramenti durante il primo weekend in zona gialla dopo mesi nella regione. Tanta la gente che, approfittando delle maggiori libertà concesse, ha affollato i ristoranti riaperti a pranzo, le vie dello shopping o le zone della movida. Non sempre si sono visti comportamenti responsabili da parte dei cittadini: a Bergamo il sindaco Gori ha definito "stupidi" gli assembramenti, ricordando come basti poco per far risalire la china dei contagi e ritornare in zona arancione o rossa.