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Corruzione sugli appalti di Fiera Milano, l’ex manager Hallecker pilotava i lavori per milioni di euro

I militari delle Fiamme Gialle hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per corruzione all’ex senior buyer dell’ufficio Acquisti di Fiera Milano Massimo Hallecker. Altre undici persone sono indagate.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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Corruzione all'interno dell'organizzazione di convegni ed eventi in Fiera Milano. Lo ha scoperta l'indagine nel Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano della Procura di Milano con i pubblici ministeri Maurizio Romanelli e Paolo Storari. I militari delle Fiamme Gialle hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per corruzione anche all'ex senior buyer dell'ufficio Acquisti di Fiera Milano Massimo Hallecker. L'uomo ora si trova ai domiciliari.

Undici persone indagate

Anche altri undici sono ora sotto indagine: tra questi il manager di Electric srl Gabriele Dalla Venezia, William e Massimiliano Fabbro di Fabbro Logistics Management & services spa, oggi Fabbro Facility, Domenico Seidita  di Idea servizi srl e Silvestro Riceputi, socio nel consorzio Comipas e in Sanigea srl. Tutti accusati di aver preso parte di "un reiterato sistema di corruzione che vede coinvolti un senior buyer di una società operante nell'organizzazione di convegni e fiere e alcuni imprenditori lombardi".

Truccati tre appalti per milioni di euro

Nel dettaglio, l'inchiesta – partita grazie alla denuncia di Luca Palermo, amministratore delegato e direttore generale di Fiera Milano – ha svelato che l'ex manager di Fiera Milano avrebbe incassato tangenti per mettere le mani su tre appalti dal valore complessivo di 16,5 milioni di euro banditi da Fiera e dalla controllata Nolostand. Gli appalti sarebbero stati pilotati a favore di Electric srl: l'imprenditore di questa società avrebbe pagato tangenti per ventimila 810 euro. I lavori riguardavano il servizio di manutenzione e conduzione edile, impiantistica e assistenza alle manifestazioni dei quartieri di Rho e Milano. Un altro appalto invece riguardava "l'installazione e la realizzazione di impianti elettrici per stand con noleggio in opera di materiale illuminotecnico in Fiera Milano, Fiera Milano City e Centro congressi Mi.Co". Tra i lavori anche quelli che riguardano i servizi logistici per il magazzino Nolostand a Linate.

Usati anche prestanomi per gestire le tangenti

Nel mirino della Procura anche un altro appalto a favore di un imprenditore che avrebbe potuto contare su un prestanome che a sua volta avrebbe consegnato le tangenti all'ex manager tramite due bonifici bancari. Le cause di questi due bonifici riportavano diciture come "acquisto mobili usati" o "acquisto Rolex". In questo caso il valore era di 20mila euro.

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