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Cori fascisti e offese agli ebrei su Zoom: perquisiti otto ragazzi, tra di loro sette minorenni

Otto ragazzi sono stati perquisiti con l’accusa di essersi introdotti su Zoom con cori fascisti e offese nei confronti degli ebrei. Le accuse sono di accesso abusivo a un sistema informatico, violenza privata, propaganda e istigazioni a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa. Sono due gli episodi contestati: il primo è quello del 26 gennaio 2021 mentre il secondo invece del 4 febbraio 2021.
A cura di Ilaria Quattrone
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Otto ragazzi, uno di 21 anni e altri sette minorenni, sono stati perquisiti con l'accusa di essersi introdotti su Zoom – durante alcuni incontri che avevano come tema la Giornata della Memoria – dando vita a cori fascisti e offese nei confronti degli ebrei. I decreti di perquisizione sono stati eseguiti dalla polizia su delega del capo della sezione distrettuale antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, e da pubblico ministero Francesco Cajani. Le accuse nei confronti dei giovanissimi sono di accesso abusivo a un sistema informatico, violenza privata, propaganda e istigazioni a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa.

Gli episodi contestati

Sono due gli episodi contestati: il primo è quello del 26 gennaio 2021 mentre il secondo invece del 4 febbraio 2021. Nel primo caso si trattava di un incontro organizzato dall'Associazione Italia Israele di Venezia. Durante il convegno in streaming dal titolo "Eludere il significato della Shoah: memoria collettiva e razionale sociale. L'olocausto come espressione della logica interna della modernità occidentale?", si sono introdotte alcune persone che hanno iniziato a pronunciare bestemmie e offese contro gli ebrei. Il tutto corredato con una canzone che rimandava al fascismo.

Il secondo caso ha riguardato il Comune di Cinisello Balsamo (Milano). Durante uno degli eventi rivolti agli studenti delle scuole medie e superiori, organizzati dal professore Raddaele Mantegazza, si è verificato nuovamente quanto accaduto a gennaio 2021: cori, frasi e insulti contro degli ebrei. Gli agenti hanno quindi eseguito le perquisizioni nelle città di Treviso, Bari, Torino, Brescia, Trapani, Roma, Palermo e Bologna. Gli otto, secondo quanto scoperto dagli inquirenti, si organizzavano su Telegram. I ragazzi avrebbero affermato alle forze dell'ordine di "aver commesso un gesto goliardico".

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