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Chi era Stefano Ronchi, l’educatore precipitato in montagna davanti agli occhi dei suoi ragazzi

Pasticcere di Bovisio Masciago (Monza), 26 anni, volontario in parrocchia: il giovane morto sui sentieri del Monte Coltignone a Lecco si trovava in gita con un gruppo di giovani quando è scivolato in un burrone. La vita in oratorio e i progetti di matrimonio.
A cura di Francesca Del Boca
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"È successo tutto in fretta, in pochi secondi… stavamo tornando indietro per pranzare insieme al ristorante, è caduto, lo abbiamo visto scivolare e poi sparire oltre il ciglio del burrone". Sono ancora senza parole i ragazzi che hanno visto precipitare il loro educatore nel vuoto, durante una tranquilla gita in montagna con la parrocchia.

Chi era il ragazzo di 26 anni che ha perso la vita sul sentiero Belvedere

A perdere la vita ieri per i sentieri del Monte Coltignone, sopra Lecco, è stato Stefano Ronchi, 26 anni, residente a Bovisio Masciago (Monza e Brianza). Pasticcere di notte e volontario in oratorio di giorno, quel pomeriggio si trova fuori per un'escursione in montagna con alcuni giovanissimi parrocchiani. Gli altri ragazzi, nel frattempo, erano impegnati nelle prove dello spettacolo che sarebbe dovuto andare in scena durante la serata.

La vita in parrocchia e i progetti di matrimonio

È stato proprio durante le prove che il parroco don Giuseppe Vergani ha portato la terribile notizia: Stefano era morto durante la gita con gli altri giovani dell'oratorio, scivolato su un sentiero e rotolato giù per un prato in pendio, fino ad arrivare oltre il ciglio dello strapiombo e precipitare per oltre 150 metri. Spettacolo annullato, e veglia di preghiera in memoria di quel ragazzo che trascorreva quasi ogni giorno in parrocchia, e che stava intanto progettando il proprio matrimonio. 

Il sentiero panoramico non è considerato pericoloso

Un momento fatale, durato una manciata di secondi. E un’escursione considerata facilissima, con partenza dai Piani dei Resinelli e arrivo alla passerella panoramica del Parco Valentino, per una vista mozzafiato sul lago di Como. È il sentiero Belvedere che, a quanto pare, proprio per la sua assenza di insidie Stefano stava percorrendo in scarpe da ginnastica. Forse questo il dettaglio fatale che è costato la vita al giovane, o forse un ostacolo incontrato durante il percorso?

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