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Chi era l’operaio di 25 anni morto schiacciato da un macchinario: era il suo primo giorno di lavoro

Abdul Ruman, operaio di 25 anni, è morto dopo essere stato schiacciato da un macchinario industriale all’interno della ditta Crocolux a Trezzano sul Naviglio (Milano): la Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo. “Era anche senza contratto”
A cura di Francesca Del Boca
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Aveva 25 anni, ed era al suo primo giorno di lavoro. Così Abdul Ruman, operaio di 25 anni originario del Bangladesh, è morto dopo essere stato schiacciato da un macchinario industriale all’interno del capannone della ditta di abbigliamento Crocolux, a Trezzano sul Naviglio (Milano). Sul caso, la Procura ha aperto un’indagine contro ignoti per omicidio colposo, disponendo l’autopsia e il sequestro del macchinario. "Era anche senza contratto", denunciano intanto i colleghi.

IL 25enne è rimasto schiacciato sotto il macchinario

Tutto è accaduto stamattina nel capannone dell'azienda di proprietà cinese che produce borse e accessori in pelle. Stando ai primi accertamenti, poco dopo l'inizio del suo turno il 25enne, residente in zona Stadera a Milano, sarebbe rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario, che gli ha causato traumi gravissimi agli arti e alla testa.

Soccorso dai vigili del fuoco e dai sanitari del 118, l'operaio è stato portato in elicottero al Pronto soccorso del Niguarda – dove, qualche ora dopo, i medici non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso: Abdul Ruman è morto nel pomeriggio. 

"Lavorare in sicurezza è un diritto"

"Una notizia che abbiamo appreso questa mattina e ci ha sconvolto: le morti sul lavoro non dovrebbero accadere, il lavoro è un diritto ed è un diritto lavorare in condizioni di sicurezza", le parole del sindaco di Trezzano Fabio Bottero in un post su Facebook.

"Saranno le indagini ad accertare l'esatta dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità, ma quel che è certo è che in Italia occorre investire su formazione e sicurezza per la necessità di tutelare chi ogni giorno si reca sul posto di lavoro e deve poter tornare a casa dai suoi affetti".

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