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Chi era Fabioandres Doneda, l’idraulico 22enne morto in un incidente dopo una serata con gli amici

Fabioandres Doneda aveva 22 anni e da qualche tempo lavorava come idraulico. Al termine di una serata con gli amici, stava tornando a casa quando si è schiantato con la sua Dodge. Inutile l’intervento dei soccorsi.
A cura di Enrico Spaccini
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Fabioandres Doneda (foto da Instagram)
Fabioandres Doneda (foto da Instagram)

Stava tornando a casa al termine di una serata passata con gli amici. Dopo il rettilineo di via Gaverini, a Cenate Sopra (Bergamo), Fabioandres Doneda ha affrontato con la sua Dodge amaranto una curva già causa di diversi incidenti in passato. Anche la sua auto, però, sbanda e uscendo fuori strada colpisce la base in cemento che sorregge un palo della luce. La Dodge è distrutta e l'impatto non risparmia nemmeno Doneda, che muore prima dell'arrivo dei sanitari.

Doneda aveva 22 anni e viveva a San Paolo d'Argon con i suoi genitori. Da tre anni aveva terminato gli studi in un istituto tecnico e da qualche tempo aveva iniziato a lavorare come idraulico alla Termozeta impianti di Casazza. Secondo gli accertamenti eseguiti dalla polizia stradale di Bergamo, quella sera, tra venerdì e sabato 28 gennaio, avrebbe fatto tutto da solo. Ricostruzione poi confermata dalle immagini delle telecamere di un'abitazione vicina visionate dagli agenti. Tra le cause dell'incidente, probabilmente anche l'alta velocità.

Fabioandres Doneda (foto da Instagram)
Fabioandres Doneda (foto da Instagram)

Il rumore dello schianto

A dare l'allarme per primo è stato il titolare di un ristorante della zona, che ha sentito il rumore dello schianto. Vedendo l'auto accartocciata ha chiamato subito il 118. Ancora prima che arrivassero i sanitari, in strada era sceso anche Andrea Arici. Marito di Daniela Doneda, sorella di Fabioandres, si era precipitato giù per vedere se potesse dare una mano. I due, infatti, abitano in una palazzina lì vicino. Poi ha scoperto che a rimanere coinvolto nell'incidente era il cognato.

All'arrivo del personale medico, con mezzi della Croce rossa Bergamo Hinterland di Entratico e l'automedica di Bergamo, il 22enne era già morto. Per poterlo liberare dalle lamiere della Dodge si è rivelato necessario l'intervento dei vigili del fuoco.

La macchina non è stata sequestrata e il pm ha dato il via libera affinché il corpo del 22enne fosse subito restituito alla famiglia. A far visita ai suoi genitori, è andato anche il sindaco, Graziano Frassini, per esprimere le condoglianze a nome dell'amministrazione comunale: "Conosco il papà, è una tragedia immensa. Abbiamo attivato il servizio di sostegno psicologico per supportare questa famiglia".

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