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L'omicidio di Valentina Di Mauro a Cadorago

Chi è Marco Campanaro, il compagno di Valentina Di Mauro e indagato per il femminicidio a Cadorago

Marco Campanaro era incensurato e svolgeva un lavoro come magazziniere in Svizzera: oggi lunedì 25 luglio è stato arrestato per aver ucciso la compagna la termine di una lite nella loro casa a Cadorago.
A cura di Giorgia Venturini
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Non ha nessun precedente e non era stato mai denunciato il 37enne Marco Campanaro, l'uomo arrestato nella mattinata di oggi lunedì 25 luglio per aver ucciso la compagna Valentina Di Mauro nella loro casa a Codorago, in provincia di Como. La violenza sarebbe avvenuta al termine di una lite avvenuta circa alle 5 di mattina: a chiamare i carabinieri sono stati proprio i vicini di casa svegliati dalle urla. Una volta sul posto ad aprire la porta ai carabinieri è stato proprio l'uomo: era sporco di sangue ed era in stato confusionale. Per il tempo che è stato in casa con i carabinieri è stato per lo più in silenzio. Solo in qualche occasione ha farfugliato qualcosa inerente alla gelosia che aveva nei confronti delle donna. Alla base anche un presunto tradimento. Questa potrebbe essere la causa del movente: tutto però dovrà essere confermato durante la fase di interrogatorio.

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Chi è Marco Campanaro, l'uomo che ha ucciso la compagna Valentina Di Mauro

A qualche ora dall'omicidio per i carabinieri si tratterebbe di un raptus improvviso: si trattava infatti di "una coppia normalissima". Nessuno dei vicini prima di oggi ha mai sentito la coppia litigare. La donna in passato non ha mai denunciato il compagno per violenza. Campanaro – difeso ora dall'avvocato Paolo Battaglia – era incensurato: svolgeva una vita regolare con un lavoro come magazziniere in Svizzera. Poi stamattina il raptus improvviso che lo ha portato a commettere l'omicidio.

La dinamica dell'omicidio a Cadorago

Dalle prime informazioni, l'uomo avrebbe colpito più volte la donna con il coltello da cucina. Lo stesso coltello che è stato trovato in bagno vicino al corpo. Sarà l'autopsia disposta per i prossimi giorni a chiarire quali sono state le ferite sul corpo letali e quante sono state. Ora le indagini sono affidate ai carabinieri di Cantù coordinati dal sostituto procuratore, Mariano Fadda: nelle prossime ore verranno ascoltati i vicini di casa e i familiari.

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