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Caso Eitan: il bimbo portato dal nonno in Israele

Caso Eitan, il bambino è tornato in Italia: il suo aereo è atterrato all’aeroporto di Orio al Serio

Il bambino è arrivato in Italia: Eitan è atterrato alle 22 all’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Con lui c’era la zia paterna e tutrice Aya Biran.
A cura di Redazione Milano
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Eitan è tornato in Italia: l'aereo del bambino è atterrato nella serata di oggi, giovedì 2 dicembre, all'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Il piccolo, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, era sull'aereo in compagnia della zia e tutrice Aya Biran, suo marito Or e le loro due figlie. Il piccolo avrebbe detto al poliziotto che ha riaccompagnato la famiglia nella loro villetta a Travacò Siccomario, in provincia di Pavia, che era contento di essere tornato a casa. Stando a quanto riportato dall'agenzia Ansa, sembrerebbe che fuori casa degli zii paterni siano stati allestiti dei tendoni per garantire la privacy del piccolo.

Gli avvocati della famiglia: Ora spegniamo i riflettori per la sua privacy

Lo Studio Withers, avvocati della zia paterna, in un video, con le parole delle avvocatesse Grazia Cesaro (Studio Legale Cesaro) e Cristina Pagni (Withers Studio Legale) hanno confermato che: "Il piccolo Eitan è rientrato stabilmente in Italia£ e che: "Questo è stato possibile grazie alla corretta applicazione da parte degli Stati delle norme che proteggono i bambini in caso di sottrazione internazionale e sicuramente rappresenta un buon esempio di collaborazione tra Stati e un monito contro la sottrazione internazionale di minori. Insieme alla famiglia ringraziamo per il sostegno che è giunto da moltissime parti". "Auspichiamo che ora si spengano i riflettori sulla vita del bambino – hanno concluso – a tutela della sua privacy e della riservatezza, e che si apra una nuova fase, per un percorso di crescita più sereno, ancora più necessario se si considera la terribile tragedia che lo ha coinvolto. Sin da ora impegniamoci tutti per permettere a Eitan di riprendere la sua vita di bambino di sei anni".

Il rientro disposto dalla Corte Suprema di Tel Aviv

Il suo rientro è stato disposto dalla Corte Suprema di Tel Aviv. Dopo l'incidente del Mottarone, il tribunale di Torino aveva stabilito che la tutrice legale fosse la zia paterna. A settembre Eitan è stato prelevato da casa di Biran dal nonno materno e portato in Svizzera. Da lì sono partiti alla volta di Tel Aviv. Per questa azione, il nonno Shmuel Peleg è indagato per sequestro di persona e su di lui pende un mandato d'arresto internazionale.

Il procedimento civile in Italia

Dopo il rapimento, la zia paterna si era appellata al tribunale della famiglia di Tel Aviv chiedendo che venisse rispettata la Convenzione sui minori dell'Aja. Sia i giudici di primo grado che quelli di secondo grado, hanno dato ragione ad Aya Biran. Dello stesso parere infine anche quelli della Corte Suprema. I procedimenti relativi all'affidamento del piccolo non sono però terminati. Se ne svolgerà un altro in sede civile in Italia. Le due famiglie quindi si troveranno ancora una volta a contendersi il ruolo di tutore del bambino.

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