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Carlo Mortilli, il gioielliere rapinato e ucciso: il Dna incastra l’assassino dopo 26 anni

La Banca Dati del Dna ha permesso di risalire all’identità del terzo malvivente coinvolto nell’omicidio del gioielliere Carlo Mortilli rapinato e ucciso nel 1997.
A cura di Ilaria Quattrone
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Era il 21 maggio 1997 quando Carlo Mortilli venne ucciso nel parcheggio dell'hotel West Garda a Padenghe sul Garda, un comune di 4.800 abitanti della provincia di Brescia. Da quel terribile evento sono passati ben 26 anni. Oggi, martedì 23 maggio, è stato possibile risalire all'identità del terzo autore di quel reato: a permetterlo è stata la banca dati del Dna.

Com'è stato ucciso Carlo Mortilli

Mortilli era un commerciante di orologi e quella sera venne attirato in una trappola da tre malviventi: appena arrivato sul luogo dell'appuntamento, uno di loro gli portò via una valigetta. All'interno c'erano alcuni orologi preziosi. Dopo avergliela strappata dalle mani, il rapinatore gli sparò un colpo di pistola. Mortilli morì subito dopo.

All'epoca dei fatti, furono raccolti diversi reperti. Gli investigatori isolarono alcuni profili biologici che furono inseriti nella Banca Dati Nazionale del Dna. Nel frattempo, gli inquirenti identificherano due banditi su tre: l'uomo che attirò la vittima nel parcheggio e uno degli esecutori materiali del delitto. Entrambi furono condannati in via definitiva nel 2008 per il delitto: Marcello Domenico Fortunio fu condannato a 17 anni e otto mesi di carcere, Fabio Consoleto fu invece condannato a quattro anni per rapina.

È stato individuato il terzo complice grazie alla banca dati del Dna

Durante le indagini svolte negli anni Novanta, gli investigatori individuarono il terzo complice, ma gli elementi e le prove raccolte a suo carico erano insufficienti e la sua posizione fu archiviata.

Anni dopo, l'uomo fu arrestato per un altro reato e, in quell'occasione, il suo Dna è stato inserito nella Banca Dati Nazionale. Il sistema ha poi restituito un match positivo con il reperto che era stato raccolto nel 1997 sulla scena del crimine dell'omicidio dell'orologiaio. E così, i carabinieri della compagnia di Salò – coordinati dalla Procura di Brescia – hanno avviato nuove indagini scoprendo così che era coinvolto nel delitto.

Oggi è stato notificato all'indagato, l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Resta ancora sconosciuto il nome del quarto complice e cioè l'uomo che aspettava in auto i due rapinatori.

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