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Bergamo, truffa online: apre un link falso recapitatogli in mail e viene derubato di 24.000 euro

Un utente è stato derubato di 24.000 dopo aver seguito le istruzioni di un link fasullo recapitatogli da alcuni cyber criminali. Con la minaccia di seguire le istruzioni descritte nella mail, fingendo di essere l’Agenzia delle entrate, sono riusciti a scoprire le chiavi di accesso digitale dell’homebanking dell’uomo.
A cura di Filippo M. Capra
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Nuovo episodio di truffa online a Bergamo dove un utente si è visto sottrarre la bellezza di 24.000 euro a seguito del click su un link apparentemente innocuo trovato nella propria casella di posta elettronica.

Il modus operandi dei cyber criminali

Come denunciato da Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo, "per ingannare l’ignaro cliente, gli hacker imitano loghi e nomi di enti pubblici, banche, poste, Inps e persino Agenzia delle Entrate invitando ad aprire un link per comunicazioni urgenti". Con tale modus operandi, i malviventi tentanto "di allarmare l'utente in orari in cui gli istituti veri sono chiusi", minacciando gravi conseguenza qualora le istruzioni descritte in mail non venissero seguite. "Il tutto – ha continuato la Busi – è finalizzato a carpire dati personali e chiavi di accesso all’homebanking". Ciò consente ai criminali di avere le "chiavi digitali per accedere al conto corrente della vittima.

Continuava a truffare anche dai domiciliari, condotto in carcere

Circa un mese fa, un uomo di 29 anni pluripregiudicato che stava scontando una condanna agli arresti domiciliari per reati di truffa, è stato portato in carcere su disposizione del tribunale di Mantova perché, anche da casa, ha proseguito nella sua attività illecita. Dalla sua abitazione di Offanengo, paese in provincia di Cremona, il 29enne veneziano ha messo in atto un nuovo raggiro. In passato era stato condannato per truffe online a due anni e due mesi, ma avendo anche altri processi in corso tra Urbino, Bolzano, L'Aquila, Larino e Venezia, il 29enne godeva di permessi dei carabinieri di Romanengo, altro comune del Cremonese, per abbandonare il domicilio e recarsi alle udienze.

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