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Beppe Sala: “Sono preoccupato per Milano, saranno necessari altri tagli alla spesa”

La spesa del Comune di Milano è aumentata di cento milioni nel 2022 e il Sindaco annuncia tagli ai servizi per i cittadini se non arriveranno ulteriori aiuti da parte del Governo.
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Se è preoccupato il sindaco, figuriamoci i cittadini. Eppure – almeno a quanto dice – neanche Beppe Sala può farci molto. E, come già successo l’anno scorso, chiede un intervento anche a questo nuovo governo per non dover fare troppi tagli nei servizi erogati dal Comune di Milano nel bilancio per il 2023. Mentre la spesa per l'anno in corso è aumentata di circa cento milioni rispetto a quanto inizialmente previsto.

Le preoccupazioni di Sala

Non ne fa mistero il sindaco Sala e, a margine dell'Assemblea nazionale dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, rivela alla stampa le sue angosce: "Io per Milano sono ovviamente molto preoccupato", ha riferito il primo cittadino milanese. "Abbiamo due problemi specifici per il bilancio del Comune dell’anno prossimo. – ha spiegato – Uno è legato ai costi energetici, poi ce n’è uno peculiare su Milano che è relativo al trasporto pubblico. Queste due cose assieme ci costringono a fare un bilancio con grandi riduzioni dei costi, poi sempre in un’ottica di vedere quello che succederà e quanto il governo ci aiuterà".

Insomma Sala ha annunciato che per il 2023 sarà necessario fare alcuni tagli alla spesa pubblica perché anche il Comune non ha più i soldi per pagare tutti i servizi che eroga ai cittadini. Al momento non si sa ancora a quanto potrebbero ammontare questi tagli e quali settore andranno a colpire. "Adesso stiamo quantificando il tutto, ma abbiamo un buco significativo", ha spiegato Sala, che ha aggiunti: "Poi bisogna vedere quello che succederà e quanto il governo ci aiuterà".

La spesa è aumentato di cento milioni

Quest'anno la spesa di Palazzo Marino è aumentata di circa cento milioni. E, appunto, le due spese più importanti riguardano proprio l'energia, un problema comune a tutti, e il trasporto pubblico, che invece è una peculieriatà meneghina: da un lato giustamente si investe per potenziare sempre di più la rete dei mezzi pubblici (soprattutto le metropolitane), anche a fronte dell'entrata in vigore delle nuove regole per l'Area Bnuove regole per l'Area B, dall'altro non si riesce a convincere i cittadini a tornare a utilizzarli.

"Per i rincari dell'energia – spiega Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio – rispetto al preventivo si tratta di un extracosto sul 2022 di 70 milioni di euro, mentre la somma di quello che abbiamo ricevuto dal governo dai vari decreti che si sono susseguiti durante il 2022 per corrispondere a questa emergenza vale 23,6 milioni. I trasferimenti statali coprono circa un terzo e ci impongono un ragionamento ulteriore sul bilancio di previsione 2023 per i problemi che si creeranno all’interno degli equilibri di bilancio».

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