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Baby Gang esce dal carcere per andare ai domiciliari in comunità: “Basta con le droghe”

Esce dal carcere Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib. Il trapper 21enne, detenuto dallo scorso ottobre per la sparatoria avvenuta il 3 luglio in zona corso Como a Milano, andrà ai domiciliari all’interno di una comunità terapeutica.
A cura di Francesca Del Boca
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Esce dal carcere Baby Gang, 21 anni, al secolo Zaccaria Mouhib. Il trapper di Lecco, detenuto dallo scorso ottobre per la sparatoria avvenuta tra il 2 e il 3 luglio in zona corso Como a Milano, potrà scontare la sua pena ai domiciliari, all'interno di una comunità terapeutica, per disintossicarsi dall'uso di sostanze. In attesa del processo (con rito abbreviato), al via il 28 marzo 2023. 

I domiciliari negati in precedenza: "Non dipendenze da droga, ma stile di vita"

Viene insomma accolta oggi l'istanza in precedenza rigettata dal giudice. "L'uso di cannabis non causa dipendenza, non servono i domiciliari", si pronunciò giusto un paio di mesi fa, il 13 gennaio del 2023.

Secondo il gip Guido Salvini, infatti, non si sarebbe dunque trattato di "dipendenza in senso stretto ma piuttosto espressione di uno stile di vita comune all'enorme maggioranza di coloro che fanno parte del mondo dei trapper o frequentano luoghi di incontro come corso Como".

Ma Baby Gang, secondo le parole del difensore Niccolò Vecchioni contenute nella nuova richiesta, avrebbe invece adesso "intrapreso un serio processo di rielaborazione dei propri trascorsi criminosi, dimostrando di aver compreso il disvalore delle proprie azioni e di voler affrontare le problematiche di abuso di sostanze", in particolare cannabis e alcol, "che si sono poste in stretta correlazione coi reati in contestazione".

Baby Gang nel carcere di San Vittore
Baby Gang nel carcere di San Vittore

La lettera di Baby Gang dal carcere

E domiciliari finalmente siano, per il gup Giulio Fanales. "Verso la costruzione di un nuovo e più salubre percorso di vita", sempre secondo l'istanza del legale.

"Sono detenuto da tre mesi e ho riflettuto parecchio sulla follia di quella notte. Ho avuto una reazione davvero esagerata perché ero completamente ubriaco", scrisse lo stesso Baby Gang in una lettera indirizzata al gip. "Mi sento in colpa per quello che è successo… Non ci sono giustificazioni per girare armato". E il finale: "La musica è la mia ancora di salvezza, e oggi io ho davvero paura di perdere l’unica fortuna che ho avuto nella vita".

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