129 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Allenatrice soccorre una pallavolista di 12 anni: “Non respirava, ma volevo salvarla”

“Non respirava, ma sentivo che era ancora con noi”, racconta i momenti di soccorso l’allenatrice che ha soccorso una giocatrice di pallavolo di 12 anni in arresto cardiaco.
A cura di Giorgia Venturini
129 CONDIVISIONI
Immagine

L'ha vista a terra colpita e senza pensarci due volte ha cercato di far ripartire il cuore rianimandola. È quello che è accaduto subito dopo che una ragazzina di 12 anni di Castelcovati, in provincia di Brescia, ha accusato un malore durante l'allenamento di pallavolo martedì 27 settembre. La 12enne ora si trova in ospedale in coma.

In un intervista rilasciata a Brescia Today, l'allenatrice della Star Volley Academy Nord ha raccontato quello che è accaduto. Fondamentale è stato quanto ha imparato durante uno dei corsi per usare il defibrillatore e che mai "avrei pensato di mettere in pratica".

Poi l'allenatrice aggiunge: "Spero che sia servito a salvarle la vita, ma non starò tranquilla finché non la rivedrò in piedi, fuori dalla stanza di ospedale dov'è ora".

La giovane si trova ora sedata e in costante osservazione all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Fondamentali sono state le manovre praticate dall'allenatrice immediatamente subito aver visto la sua giocatrice a terra. Non è ancora certo che la giovane sia fuori pericolo.

Il malore improvviso e i soccorsi

Tutto è accaduto in pochi secondi: l'allenamento non era ancora iniziato e le ragazze stavano giovando. Tutto mentre l'allenatrice stava montando la rete. "Ho fatto quattro passi, poi ho visto la ragazzina stesa a terra. Attorno a lei c'erano le sue amiche. Subito mi sono precipitata anche io da lei".

L'allenatrice si è accorta subito che la giovane non respirava più e che la situazione era gravissima. "L'ho quindi girata su un fianco. Non sentivo il polso: ho cominciato il massaggio cardiaco".

Intanto su ordine dell'allenatrice una delle compagne di squadra è corsa a prendere il defibrillatore nello spogliatoio e l'altra le ha portato il cellulare per chiamare i soccorsi. C'è chi anche è andata a rintracciare la madre che era uscita da poco dalla palestra. Dopo pochi secondi la donna stringeva la mano alla figlia.

Il racconto dell'allenatrice

"Non respirava, ma sentivo che era ancora con noi", ha raccontato l'allenatrice che dopo le manovre di rianimazione è intervenuti con il defibrillatore. "Ho allontanato la mamma e ho dato la prima scarica, ma non c'era ancora battito. Era ancora con noi però: allora ho ripreso con il massaggio cardiaco".

Pochi secondi dopo sono arrivati i medici e i paramedici. Quindi altre scariche di defibrillatore e poi la corsa disperata in ospedale.

Si cerca di capire cosa sia successo. Certo è che la 12enne era la prima volta che veniva in palestra. Voleva iniziare a fare pallavolo. Poi il malore improvviso. "Continuo a chiedermi se ho fatto tutto il possibile e non potrò dire di averla salvata. Voglio vederla uscire dall'ospedale con le sue gambe".

129 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views