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Allarme siccità in Lombardia: Po quasi prosciugato, lago di Como ai minimi storici

La Coldiretti ha dato l’allarme siccità in Lombardia a causa del caldo anomalo che sta prosciugando il fiume Po e il lago di Como. Gli ultimi rilevamenti dicono che il corso d’acqua è due metri e mezzo sotto al normale, mentre lo specchio lacustre è a 20 centimetri dal minimo storico: agricoltura a rischio.
A cura di Filippo M. Capra
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Il Po in secca (Repertorio Lapresse)
Il Po in secca (Repertorio Lapresse)

Il Po è in secca. Il caldo anomalo di questi giorni ha riportato il livello idrometrico del corso d'acqua più grande d'Italia al pari di quello della scorsa estate. L'assenza di precipitazioni non ha rinvigorito il fiume che ora non riesce a distribuire acqua alle coltivazioni adiacenti, inducendo la Coldiretti a dare l'allarme.

La Coldiretti: Po senza acqua, lago di Como ai minimi storici

Come spiegato dalla Coldiretti regionale, nel Mantovano gli agricoltori stanno irrigando meloni, peri e i campi seminati mentre in provincia di Cremona le irrigazioni di soccorso sono cominciate dai prati, il frumento le cipolle e i meloni. Secondo le ultime rilevazioni, al Ponte della Becca, in provincia di Pavia, il livello idrometrico del Po è di -2,66 metri, esattamente come quello registrato nell'agosto del 2020, facendo segnare un meno 24 per cento rispetto alla media del periodo fine marzo/inizio aprile. Nella nota diramata, la Coldiretti spiega anche che "la carenza idrica riguarda anche il lago di Como al quale mancano solo 20 centimetri prima di raggiungere il minimo storico di sempre con un riempimento di appena l’8,8 per cento contro una media del 63,8 per cento".

"Mancanza d'acqua crea danni per miliardi di euro"

Secondo l'associazione, "l’aumento degli eventi climatici estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità ha modificato soprattutto la distribuzione sia stagionale che geografica delle precipitazioni". "La mancanza di acqua rappresenta – ha aggiunto la Coldiretti – la condizione meteo più rilevante per l’agricoltura italiana con un danni stimati in media in un miliardo di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. Nonostante i cambiamenti climatici l’Italia – si legge ancora nella nota – resta un Paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente dei quali purtroppo appena l’11 per cento viene trattenuto".

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