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Al Politecnico di Milano gli studenti stranieri non potranno laurearsi senza l’esame d’italiano

Al Politecnico di Milano gli studenti stranieri dovranno superare un esame di lingua italiana per potersi laureare: attualmente ha aderito dal primo semestre il 70 per cento degli studenti. I ragazzi dovranno sostenere un test preliminare che servirà a definire il livello base e poi seguiranno il corso: “Se l’inglese consente a tanti giovani di scegliere il Politecnico di Milano all’interno di un panorama globale altamente competitivo, l’insegnamento della lingua italiana diventa strategico nel trattenere chi si è formato nelle nostre aule”, spiega il Rettore Ferruccio Resta.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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Al Politecnico di Milano gli studenti stranieri dovranno superare un esame di lingua italiana per potersi laureare: questo è quanto emerge da una nota stampa che spiega come la decisione sia stata presa non solo "per attrarre gli studenti stranieri", ma soprattutto per consentire loro di poter lavorare in Italia una volta conseguita la laurea. I corsi saranno rivolti agli studenti iscritti alle lauree di secondo livello. Attualmente ha aderito dal primo semestre il 70 per cento degli studenti.

Come saranno strutturati i corsi

Nel comunicato si legge come questo faccia parte del processo di internazionalizzazione che da sempre investe l'Ateneo. Al Politecnico, dove sono diversi i corsi di laurea magistrale in lingua inglese, circa il 30 per cento degli iscritti arriva da un altro Paese. I ragazzi dovranno quindi sostenere un test preliminare che servirà a definire il loro livello base. Successivamente avranno la possibilità di seguire dei corsi con docenti di madrelingue che prevedono sia l'insegnamento di espressioni quotidiane per poter utilizzare beni e servizi, ma anche socializzare e sia modi per imparare la lingua così da poterla utilizzare facilmente in ambiti professionali e accademici. In totale saranno previste quaranta ore di lezione.

Il Rettore: Obiettivo trattenere chi si è formato nelle nostre aule

L'obiettivo è quello di "attrarre talenti dall'estero e fare in modo che contribuiscano alla crescita del nostro Paese – spiega il Rettore Ferruccio Resta -. Se l’inglese consente a tanti giovani di scegliere il Politecnico di Milano all’interno di un panorama globale altamente competitivo, l’insegnamento della lingua italiana diventa strategico nel trattenere chi si è formato nelle nostre aule”.

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