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Abusi sessuali su una 15enne nell’agenzia di modelle: si indaga su altri due casi di molestie

Sono tre i casi di violenza sessuale contestati dal pm al titolare di un’agenzia di modelle nella Bergamasca. “Mi ha dato da bere e portata sul letto. Io dicevo di voler tornare a casa, ero stordita”
A cura di Francesca Del Boca
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Prometteva alle ragazzine un futuro da star, a sfilare sotto i riflettori. Ma è stato il titolare di un'agenzia di modelle della Bergamasca, la Pubblistar di Gorlago, a trovarsi a sfilare: in tribunale, con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una minorenne. Si indaga anche su altri due presunti casi di violenze. Intanto, il pm chiede 8 anni per Vincenzo Lamberto, 61 anni, che è a capo dell'agenzia e ha alle spalle altre due condanne per bancarotta fraudolenta.

L'annuncio sul web visto dalla mamma

Tutto inizia da un annuncio sul web: un corso per diventare indossatrice, e sfondare nel mondo della moda. Lo nota una mamma, e subito pensa alla figlia 15enne e al suo futuro. Dopo un lungo viaggio in macchina arrivano così a Gorlago, davanti alla sede della Pubblistar di Lamberto. Poi le molestie, già dalla prima sera.

"Mi è stato dato da bere, due o tre bicchieri di vino rosso", dirà lei al giudice. "Mi prese in braccio, mi portò nella sua casetta, mi appoggiò sul letto, iniziò a baciarmi. Dissi che volevo tornare a casa perché mi veniva da vomitare. Ero stordita". Lui risponde: "Tra 20 minuti". Poi "iniziò a spogliarmi". E ancora messaggi WhastApp, l'ospitalità per la notte nei locali dell'agenzia insieme alle altre ragazze del corso. E la denuncia per violenza sessuale aggravata.

Si difende il titolare: "Non è successo nulla, è una vendetta sua e della madre perché mi sono rifiutato di dare il materiale, perché non ero stato pagato". Ovvero i book fotografici scattati in agenzia.

Si indaga su altri due presunti casi di abuso sessuale

Altri due casi contestati dal pm, oltre a quello della 15enne, che riguardano sempre due giovani donne. La prima, tutto fuorché attratta dalle luci delle passerelle: si era recata all'agenzia della Bergamasca per proporsi come addetta alle pulizie. "Sei carina, perché non provi a fare questo mestiere?", le aveva chiesto il 61enne. Facendole indossare un bikini, e toccandola. Chiamata a testimoniare anche la seconda ragazza, che avrebbe subito molestie nel 2015.

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