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Milano, 20 euro di extra per fare sesso: chiuso centro massaggi in centro

Un uomo di 33 anni è stato denunciato in stato di libertà per aver favorito la prostituzione nel suo centro massaggi a Milano: questo si serviva di sue tre dipendenti, tutte assunte illegalmente, per offrire ai suoi clienti prestazioni sessuali in cambio di un supplemento di 20 euro rispetto al costo deciso per un massaggio. Il centro è finito ora sotto sequestro.
A cura di Giorgia Venturini
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Non era solo un centro massaggi quello di via Nino Bixio a Milano. Per i suoi clienti il proprietario, un cittadino cinese di 33 anni, offriva prestazioni sessuali in cambio di un supplemento di 20 euro rispetto al costo deciso per un massaggio. Questo quello che hanno svelato i carabinieri della Compagnia Duomo, insieme a quelli della Compagnia Porta Monforte e con il supporto del Nas e del Nucleo Ispettorato del Lavoro: così nella sera di venerdì 17 settembre è stato denunciato in stato di libertà il 33enne con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed occupazione di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno.

Sanzioni amministrative e l'intero negozio sotto sequestro

Dai controlli sull'attività commerciale è emerso che il proprietario sfruttava quattro cittadine di nazionalità cinesi le quali offrivano prestazioni sessuali sotto la direzione del loro capo. Per l'uomo oltre alle accuse di favoreggiamento sono scattate anche sanzioni amministrative: ovvero 4.320 euro per aver impiegato un lavoratore privo di regolare permesso di soggiorno; 7.200 euro aver impiegato due lavoratrici senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro per un periodo compreso tra 1 e 30 giorni; 400 euro per il mancato controllo di Green pass da parte di un cliente; 2.200 euro per la violazione della normativa sulla "tutela della salute dei non fumatori" avendo omesso di esporre la cartellonistica prevista e infine 2mila euro per ogni lavoratore in nero. E ancora: i carabinieri hanno scoperto che una delle tre dipendenti è arrivata in Italia in modo illegale. Ora tutto il negozio è sotto sequestro penale così come 4.050 euro contanti risultati come il provento dell'attività illecita.

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