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Migranti, sbarchi a Bari e Corigliano. Proteste in provincia di Messina

Weekend di sbarchi in Puglia e Calabria. Stamane nel porto di Bari sono arrivati oltre 640 migranti nordafricani e sempre oggi è approdata nel porto di Corigliano Calabro la nave militare tedesca Rhein con 923 persone. In provincia di Messina, intanto, i cittadini stanno protestando contro l’arrivo di una trentina di minori.
A cura di Susanna Picone
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Una nuova ondata di migranti sta arrivando nei porti italiani. Dopo gli sbarchi di ieri, stamane oltre 640 migranti nordafricani sono arrivati nel porto di Bari con la nave HMS ECHO della Marina britannica. A bordo, da quanto si apprende, ci sono alcune donne incinte e dei bambini e il primo a scendere dalla nave è stato un uomo con ferite di arma da fuoco risalenti, con molta probabilità a prima del viaggio. Sulla banchina 31 Prefettura e Comune, con forze dell'ordine, Asl, Croce Rossa e volontari di associazioni laiche e religiose, hanno predisposto le tende per il primo soccorso e le prime fasi di identificazione. A Corigliano Calabro sono arrivati, a bordo della nave militare tedesca Rhein, altre 923 persone. Tra loro – tutti i migranti sono sub sahariani – ci sono oltre duecento minori e un centinaio di donne, di cui almeno quattordici in stato di gravidanza. Sulla nave ci sono anche sette feriti ma non gravi. Un nucleo familiare composto da padre, madre e un figlio minore, che erano a bordo della Rhein, sono stati sbarcati ieri a Pozzallo a causa delle ferite gravi dell'uomo. Sul posto, coordinati dalla Prefettura di Cosenza, ci sono le autorità portuali, le forze dell'ordine e le associazioni di volontariato. Dopo le operazioni di sbarco i migranti saranno trasferiti in diverse Regioni in base al piano del Viminale. I minori non accompagnati resteranno in Calabria.

Proteste e blocchi delle strade in provincia di Messina

Nel frattempo l'invio di una trentina di minori migranti da parte del prefetto di Messina in un ex hotel a Castel Umberto (Me) ha scatenato le proteste di parte degli abitanti che hanno bloccato le vie d'accesso. Il primo cittadino Vincenzo Lionetto Civa ha bloccato l'allaccio dell'energia elettrica nella struttura ricettiva, poi sulla sua pagina Facebook ha scritto: "In una struttura dichiarata da mesi inagibile, senza luce,con acqua fornita dal Comune di Castell'Umberto con morosità dal 2012 (regolarmente attivati da tempo tutti i procedimenti amministrativi di recupero) hanno provato a far entrare un gruppo elettrogeno…. i cittadini hanno bloccato le vie di accesso…. garantiti ingresso mezzi di pronto intervento".

Polemica per gli hotspot di emergenza – Intanto è polemica sull'ipotesi che il porto di Civitavecchia diventi un hotspot per l'accoglienza dei migranti. All'attacco il vice presidente della Camera del M5s Luigi Di Maio, che ha sottolineato di aver scoperto attraverso il sindaco di Civitavecchia “che il primo porto turistico italiano sta per diventare un hotspot ulteriore”. Anche lo stesso sindaco è intervenuto per dire che Civitavecchia “non è nelle condizioni di diventare un hotspot per l'accoglienza dei migranti”. L’Ansa, citando fonti qualificate, ha comunicato che in effetti non ci sarà un hotspot permanente a Civitavecchia ma il porto della città laziale potrà essere utilizzato per alleggerire la pressione che grava su quelli siciliani per l'arrivo delle navi cariche di migranti.

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