Migranti, Salvini: “Riapro i corridoi umanitari per portare in Italia chi fugge dalla guerra”
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, vuole riaprire i corridoi umanitari per “portare in Italia via aereo decine di donne e bambini in fuga dalla guerra”. Ad affermarlo è lo stesso vicepresidente del Consiglio, a margine dei lavori del G6 dei ministri dell’Interno, in corso a Lione, in Francia. “Sto lavorando per riaprire corridoi umanitari che possano riportare in Italia via aereo decine di donne e bambini in fuga dalla guerra”, afferma Salvini. Una idea che secondo il ministro dell'Interno si può realizzare anche in tempi rapidi: “Conto entro ottobre di andare ad accogliere i primi che arrivano a Fiumicino”.
L’idea è anche quella di impedire i viaggi in barcone, permettendo ai migranti di arrivare in aereo. “Queste sono persone che meritano di essere aiutate, le altre no: arriveranno da zone di guerra”. Salvini prende spunto dal modello australiano, “evocato oggi al tavolo dei ministri”. Un progetto che viene usato per “il governo dei flussi migratori ed è esattamente quello a cui sto lavorando io. Fino a quattro mesi fa eravamo razzisti, ora il modello italiano fa scuola”. “I ministri – aggiunge – hanno ripetuto che i migranti economici non possono essere accolti, condividendo la posizione italiana, in Europa si arriva seguendo le regole”.
Ma i porti italiani rimangono chiusi, secondo quanto assicura Salvini: “I porti italiani sono e rimangono chiusi, francesi sceglieranno loro”. Il ministro dell’Interno cerca anche di rasserenare il clima con la Commissione europea, evitando lo scontro con il presidente Jean Claude Juncker: “Toni bassissimi, cravatta allacciata, ultimo bottone della camicia chiuso: più di così non so cosa fare. Posso invitare a cena Juncker, ecco: sto meditando di invitare a cena Juncker, in un ristorante vegano, in maniera assolutamente sobria”.