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Migranti, Roberto Fico si smarca da Matteo Salvini: “Ue sanzioni l’Ungheria se Orban rifiuta le quote”

Il presidente della Camera Roberto Fico prende le distanze dalle posizioni espresse più volte dal ministro dell’Interno Matteo Salvini sulle quote Ue per la redistribuzione dei migranti a cui il governo ungherese guidato da Viktor Orban si oppone: “Chi non vuole le quote allora paghi le multe. Orban, quindi, se non vuole le quote deve essere multato”, afferma Fico.
A cura di Stefano Rizzuti
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La posizione del presidente della Camera, Roberto Fico, sulla questione migranti continua a essere completamente diversa da quella del governo e del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Nonostante Fico sia un esponente eletto nella principale forza che compone il governo, sono molti i punti che non accomunano l’operato dell’esecutivo con la visione del presidente della Camera che oggi è passato all’attacco del primo ministro ungherese Viktor Orban. Quest’ultimo è stato più volte portato ad esempio dalla destra italiana e proprio dalla Lega di Salvini per la sua durezza sul tema dei migranti e per la sua decisione più volte ribadita di non rispettare le quote d’accoglienza in Europa.

Secondo il presidente della Camerachi non vuole le quote allora paghi le multe”. Il riferimento diretto è proprio al premier ungherese: “Orban, quindi, se non vuole le quote deve essere multato”. Fico ha risposto alle domande dei cronisti a margine di un convegno a Napoli. “Dobbiamo ridiscutere il regolamento di Dublino, che è fondamentale”, aggiunge il presidente della Camera sottolineando l’importanza di discuterne con Francia e Germania, “mettendo fuori le posizioni estreme di Orban che non vuole le quote”.

Per Orban i migranti vanno rimpatriati

La posizione di Orban è stata ribadita dal primo ministro ungherese anche ieri: “Nella polemica europea sulla migrazione non c’è posto per alcun compromesso, le frontiere devono essere difese”. E su questo punto Orban crede che si debba giocare il futuro dell’Ue, basandosi proprio sulla difesa dei confini. Per questo, il premier ungherese sostiene che i migranti che sono già arrivati in Europa non debbano essere redistribuiti tra i paesi membri con il meccanismo delle quote, ma dovrebbero essere rimpatriati nei paesi d’origine. “Gli anni passati sono stati i più fallimentari dell’Ue con la Brexit e la mancata gestione dell’immigrazione di massa”, ha aggiunto augurandosi che si arrivi a una Europa forte con stati membri forti. E Orban ha sottolineato come le elezioni europee del 2019 siano fondamentali per scegliere “fra chi aiuta e chi contrasta la migrazione”.

Salvini è d'accordo con Orban

Negli scorsi giorni Matteo Salvini ha avuto una telefonata definita “lunga e cordiale” con Orban. “Ci ha fatto gli auguri di buon lavoro”, ha detto il ministro dell’Interno annunciando che “con lui lavoreremo per cambiare le regole di questa Unione europea”.

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