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Migranti. Piano d’emergenza dell’UE di 700 mln di euro a favore di Grecia, Onu e Ong

Bruxelles dovrebbe approvare già oggi l’intervento d’emergenza. Le risorse destinate in parte al governo Tsipras. Ma la quota maggiore è per le agenzie Onu e le Ong attive sul territorio. In questi primi due mesi dell’anno il numero di migranti giunti in Europa è aumentato di 30 volte rispetto al 2015.
A cura di Biagio Chiariello
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Un piano di sostegno economico in favore della Grecia, per evitare che la crisi migratoria in corso si trasformi in una catastrofe umanitario. Il fondo – secondo indiscrezioni del Wall Street Journal – sarà approvato oggi in Commissione Europea e verrà ratificato dal presidente Jean-Claude Juncker e del responsabile agli Aiuti umanitari, Christos Stylianidis. Si parla di aiuti per 700 milioni di euro in tre anni (300mln nel 2016; 200mln nel 2017; 200mln nel 2018) per "affrontare i crescenti bisogni umanitari nell'Unione di fronte alla crisi di profughi e migranti". I soldi però non andranno tutti a finanziare il governo di Alexis Tsipras (anche perché il testo non cita direttamente Atene), ma anche l’Onu e le numerose Ong impegnate in questi mesi a fronteggiare l’emergenza più drammatica in Europa dai tempi della Seconda Guerra mondiale. Nel documento viene sottolineato l'importanza di ratificare "velocemente" il provvedimento, soprattutto "in vista della primavera e la probabile escalation dei bisogni umanitari. L'azione serve ora" si avverte.

La crisi dei profughi in Grecia

E in effetti il flusso di migranti bloccato al confine macedone – dove nella giornata di ieri non sono mancati gli scontri con la polizia – sta mettendo in ginocchio la Grecia. Messa alla strette, Atene ha chiesto alla Ue 480 milioni di euro in fondi di emergenza per fornire accoglienza ai circa 100mila rifugiati che arriveranno nel corso di questo mese. Lo ha annunciato il governo di Alexis Tsipras, secondo cui le risorse utilizzate per affrontare i flussi in arrivo potrebbero depotenziare maggiormente l’economia già fragile del Paese. “La Grecia ha presentato un piano di emergenza alla Commissione europea corrispondente a circa 100mila rifugiati” ha spiegato il portavoce del governo Olga Gerovassili. “Non possiamo sopportare l’onere di tutti i rifugiati in arrivo qui, sono misure temporanee, deve esserci une soluzione permanente nella quale i rifugiati vengono ricollocati. La Grecia – ha aggiunto – ha chiarito che userà ogni mezzo diplomatico disponibile per trovare la miglior soluzione possibile”.

Numero di migranti aumentato di 30 volte rispetto al 2015

Il numero dei profughi sbarcati in Europa in questi due mesi dell'anno è aumentato addirittura di 30 volte rispetto allo stesso periodo del 2015, come ha spiegato il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri. Si parla di 131.724 persone giunte attraverso il Mediterraneo e secondo i dati dell'Unhcr, oltre il 90% di loro – 122.637 – sarebbe sbarcata nella penisola ellenica.
In una telefonata al premier Alexis Tsipras il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha assicurato il "sicuro appoggio" della Commissione Ue e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, al termine del suo incontro con Werner Faymann ha ribadito la necessità di "aiutare in modo particolare la Grecia”.

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