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Migranti, Matteo Renzi attacca Matteo Salvini: “Strategia sbagliata, porterà a isolamento Italia”

L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi attacca il governo e il ministro dell’Interno Matteo Salvini per le loro posizioni sui migranti: “Se ti allei con chi vuole costruire i muri finisce che chi ci rimette è l’Italia. La strategia del governo sta portando all’isolamento del nostro Paese che rischia di diventare il grande hotspot dell’Europa”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ex segretario del Pd ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi  torna ad attaccare il ministro dell’Interno Matteo Salvini sulla questione migranti. “Una vita vale più di un voto”, scrive Renzi nella sua enews. E l’Italia – è la teoria del senatore del Pd – “oggi è isolata”. Secondo Renzi, la strategia di Salvini, pur avendo una grande eco in Italia, è “sbagliata sotto tutti i punti di vista”, prima di tutto “in termini di valori. Ed è sbagliata anche per chi ne condivide i valori”. L’ex segretario del Pd spiega cosa intende: “Se ti allei con chi vuole costruire i muri, dagli ungheresi ai baltici, dalla destra austriaca a quella bavarese, finisce che chi ci rimette è l’Italia. Su quel muro rischi di farti male, molto male”.

Secondo Renzi, la strategia del governo sta portando all’isolamento dell’Italiache rischia di diventare il grande hotspot dell’Europa. Io faccio il tifo per l’Italia e quindi spero che il governo porti a casa dei risultati, ma la strategia di sceneggiate ciniche come quelle legate alla vicenda dell’Aquarius paradossalmente si ritorce contro di noi”.

La spiegazione che dà Renzi è che nei consessi europei scelte di questo tipo “penalizzano gli italiani: per difendere l’interesse nazionale bisogna stare ai tavoli, leggere i documenti, combattere per cambiarli. Non isolarsi. La politica non può parlare solo alla pancia della gente. Questa sfida va combattuta come fosse una maratona: chi parte a razzo come un centometrista rischia di non arrivare in fondo”.

Renzi e le promesse del governo

Renzi parla anche delle commissioni, che si sono insediate con l’elezione dei presidenti “dopo ‘appena’ 108 giorni” dalle elezioni, e dell’inchiesta sullo stadio della Roma con un’accusa ai Cinque Stelle che avrebbero la colpa di aver scaricato la sindaca Virginia Raggi. Ma non solo: l’ex presidente del Consiglio parla anche del ministro dell’Economia Giovanni Tria, le cui parole “sono ben diverse da quelle del resto del governo: prudenza e buon senso”. Renzi prende spunto da questo per attaccare la maggioranza su tutte le promesse fatte in campagna elettorale: “Qui nessuno parla più della Fornero (che in teoria volevano abolire nel primo Consiglio dei ministri, ricordate i talk show di Salvini e Di Maio?), di reddito di cittadinanza, di Flat Tax (al massimo proveranno a intestarsi la c.d. IRI, creazione di Tommaso Nannicini e altri nel lontano 2016, programmata per il 2019), di stop alle opere pubbliche”.

Infine, parlando del caso Consip, Renzi annuncia che formalizzerà nei prossimi giorni una proposta di legge: “Quando un cittadino normale viene interrogato come testimone – quindi senza avvocato – propongo che ci sia sempre una videoregistrazione. Perché il 99% dei magistrati svolge benissimo il proprio lavoro. E anche il 99% della polizia giudiziaria. Ma quando trovi qualcuno che non si comporta bene, che garanzie ha un cittadino senza avvocato? Sono certo che l’attuale ministro della Giustizia, Bonafede – che ho conosciuto quando veniva con una webcam a riprendere le sedute del consiglio comunale di Firenze perché voleva garantire trasparenza – non potrà che essere d’accordo con me: se ci fosse stata la videoregistrazione degli interrogatori dei testimoni ci saremmo risparmiati questa incredibile vicenda. E oggi una videoregistrazione si fa in modo molto semplice. Basta un telefonino. Presenterò la proposta di legge con alcuni colleghi parlamentari e vi terrò informati”.

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