Migranti: in 300 sbarcano a Pozzallo, scafista tradito dai connazionali

È iniziato questa mattina lo sbarco nel porto di Pozzallo di 301 migranti che erano a bordo della nave Fiorillo. I migranti sono rimasti la notte a bordo dell’imbarcazione – sono stati fatti scendere solo coloro che accusano malori e infortuni – perché bisognava prima liberare il centro di prima accoglienza saturo per i due precedenti sbarchi. I migranti, tra cui 23 bambini e 43 donne, provengono da Eritrea, Siria, Etiopia, Nigeria, Somalia. Intanto la polizia, in collaborazione con carabinieri e guardia di finanza, ha fermato un tunisino di 32 anni accusato di essere lo scafista dell'imbarcazione soccorsa dalla nave Fiorillo. Il provvedimento, emesso dalla Procura di Ragusa, ipotizza il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed è stato eseguito dalla squadra mobile della Questura. Lo scafista arrestato ha provato a nascondersi tra un gruppo di giovani provenienti dal Maghreb, che però lo hanno denunciato. “Mi avete tradito fratelli”, ha detto l’uomo in arabo dopo essere stato ammanettato.

Le operazioni per individuare lo scafista sono iniziate direttamente sulla nave, per evitare che i testimoni una volta a terra venissero presi dalla paura, e sono durate poche ore. Ascoltati altri migranti tunisini, che avevano pagato per viaggiare quasi 1.500 dollari, e tutti i restanti profughi, è emerso che lo scafista aveva fatto tutto da solo. Il viaggio è durato poco meno di 6 ore dato che l’imbarcazione è stata soccorsa a 40 miglia dalle coste libiche. Il comandante, molto risentito per il tradimento dei connazionali, ha poi iniziato a parlare ammettendo le proprie responsabilità. I tunisini quando ingaggiati dalle consorterie criminali libiche percepiscono mediamente 3000 dollari (elemento da lui negato) per condurre l’imbarcazione che frutta agli organizzatori mediamente 1.800 dollari a passeggero, in questo caso complessivamente oltre mezzo milione di dollari (540.000 dollari).