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Migranti, i dati falsi di Salvini sull’accoglienza: l’Italia spende molto meno di 5 mld l’anno

Matteo Salvini afferma che l’Italia spende 5 miliardi di euro all’anno per l’accoglienza dei migranti. Il fact checking di Sky dimostra che i dati son ben diversi: la spesa per l’accoglienza nel 2017 è stata di 2 miliardi e 935 milioni, il 40% in meno rispetto a quanto dichiarato dal leader della Lega.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Italia spende 5 miliardi di euro l’anno per la finta accoglienza”, afferma il leader della Lega Matteo Salvini  intervistato da Sky parlando dell’accoglienza dei migranti nel nostro Paese. Soldi che servirebbero per le 180mila persona ospitate in “alberghi, ostelli, caserme”: “5 miliardi sbattuti via”, afferma ancora Salvini. Ma proprio Sky, con il suo approfondimento #Checkroom, ha verificato le dichiarazioni del leader del Carroccio dimostrando che i numeri forniti durante l’intervista sono molto lontani dalla realtà.

I dati di Salvini sul numero di stranieri ospitati in varie strutture in Italia è sostanzialmente corretto: per essere precisi la cifra è di 183mila migranti alla fine del 2017. Ma Sky sottolinea come la frase “l’Italia spende 5 miliardi di euro all’anno per l’accoglienza” si discosti molto dal dato reale, stando a quanto riportato nel Def 2017. La spesa totale per la crisi migratoria – quindi non solo l’accoglienza – si attesta a 4 miliardi e 300 milioni di euro, mentre per l’accoglienza vengono investiti 2 miliardi e 935 milioni, circa il 40% in meno rispetto a quanto affermato dal segretario del Carroccio.

Nei 4 miliardi per la crisi migratoria vengono comprese anche le quote per il soccorso in mare (il 18,8% del totale) e istruzione e sanità per chi usufruisce di questi servizi pubblici (il 13% del totale). Sky sottolinea anche come, in effetti, i costi dell’accoglienza negli ultimi anni stiano salendo rispetto al totale ma rimangono comunque sotto al 70%, fermandosi al 68,2%. Nel 2013 erano il 34,8% del totale, nel 2015 il 50% e nel 2016 il 66,5%, con l'ultimo anno che ha fatto segnare, comunque, un incremento minore in percentuale rispetto agli anni precedenti.

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