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Migranti, i 105 recuperati in mare ancora in attesa di un porto sicuro. L’Ue: “È deplorevole”

Dopo il braccio di ferro tra Londra e Roma per l’indicazione di un porto sicuro per i 105 migranti che si trovano adesso sulla nave Aquarius di Sos Mediteranee, arriva il richiamo dell’Ue: “Rivolgiamo un appello, sia alle autorità italiane che alle britanniche, per una soluzione rapida affinché i migranti siano sbarcati in piena sicurezza e al più presto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'odissea per i 105 migranti salvati all'alba di domenica non sembra essersi ancora conclusa. "La nave Acquarius di Sos Mediterranee allo stato continua la sua permanenza in mare senza trovare un approdo sicuro perché attende l'autorizzazione inglese ad attraccare in qualsiasi porto". Lo ha affermato Luigi Manconi durante una conferenza stampa alla stampa estera. A bordo della nave dell'Ong ci sono 105 immigrati che l'altro ieri erano a bordo di nave Astral della Proactiva Open Arms e che ieri grazie all'intervento della Guardia Costiera italiana sono stati trasferiti proprio su nave Acquarius, più grande della Astral a tutela della salute e della sicurezza dei migranti. Sul veliero Astral non c'era nemmeno una toilette, e i migranti sono stati costretti a trascorrere una notte all'addiaccio sul ponte dell'imbarcazione., che è lungo solo 30 metri.

"La guardia costiera Libica – ha aggiunto Manconi – non si è fatta vedere in quel tratto di mare, dove non c'è legge alcuna. A pagare sono sempre le persone più vulnerabili". Sia nave Astral sia nave Acquarius battono bandiera inglese: per questo motivo, ha precisato ieri la Guardia Costiera italiana, spetta alla Gran Bretagna indicare il porto sicuro dove sbarcare i migranti. E dopo il rimpallo di responsabilità che è andato avanti per tutta la giornata di ieri tra Roma e Londra, la situazione non sembra essersi ancora sbloccata. Quanto accaduto è stato definito "deplorevole" dalla portavoce della Commissione Ue Natasha Bertaud, che si esprime a proposito del braccio di ferro tra autorità italiane e britanniche. "La priorità è prestare aiuto ai migranti – ha sottolineato – È con questo spirito che rivolgiamo un appello, sia alle autorità italiane che alle britanniche, per una soluzione rapida affinché i migranti siano sbarcati in piena sicurezza e al più presto". E poi ha aggiunto: "Le navi europee, comprese quelle italiane, agiscono nel pieno rispetto del diritto internazionale, e secondo il principio dei non respingimenti: non riportano mai i migranti in Libia o in altri Paesi terzi". 

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