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Migranti e rifugiati, Trump strappa il patto ONU: “USA decideranno da soli chi accogliere”

Il Presidente degli USA dà il via libera all’ennesimo strappo: gli USA fuori dal Global Compact on Migration, il piano ONU caldeggiato da Obama negli ultimi mesi della sua presidenza.
A cura di Redazione
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"Oggi la missione degli Stati Uniti presso l'Onu ha informato il suo Segretario generale che gli Stati Uniti stanno concludendo la loro partecipazione al Global Compact on Migration". Sono queste le parole con le quali l'ambasciatrice statunitense alle Nazione Unite, Nikky Haley, ha annunciato la volontà dell'amministrazione Trump di ritirare gli USA dal Global Compact on Migration, il piano ONU su migranti e rifugiati. L'annuncio arriva alla vigilia del vertice decisivo che si terrà in Messico a partire da domani e che avrebbe dovuto formalizzare le linee guida del patto per una gestione "collettiva e ordinata" delle migrazioni.

L'idea del Global Compact on Migration risale al settembre dello scorso anno e mirava alla stesura di un piano organico entro il 2018, che avrebbe avuto l'obiettivo di garantire un approccio collettivo alle migrazioni, per renderle "sicure, ordinate e regolari". Tra le linee guida avrebbero dovuto trovare posto massicci investimenti in Africa e Asia, un nuovo approccio alle politiche di sviluppo (con una attenzione maggiore ai cambiamenti climatici), il lavoro per la stabilizzazione di stati come la Libia e misure per l'accoglienza sui "fronti caldi". A determinare la scelta dell'amministrazione Trump è stata probabilmente l'intenzione, caldeggiata anche dall'ex Presidente Obama, di modificare i criteri di distinzione fra rifugiati e "migranti economici", considerando che in molte situazioni appare impossibile delimitare una separazione così netta.

"Le nostre decisioni sull'immigrazione devono essere sempre prese dagli americani e solo dagli americani", ha aggiunto l'ambasciatrice, rafforzando la linea "isolazionista" dell'amministrazione Trump, evidente già dalla volontà di recedere dagli accordi di Parigi sul clima e di mettere in discussione il patto sul nucleare dell'Iran. Uno strappo che sorprende la comunità internazionale, anche in considerazione del fatto che il vertice messicano avrebbe avuto un carattere preparatorio, dunque sembravano esserci margini ancora di manovra piuttosto ampi per indirizzare il piano delle Nazioni Unite.

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