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Migranti, Conte incontra il cancelliere austriaco Kurz: “Rivedere missioni Frontex e Sophia”

“Se non vogliamo un altro caso Diciotti abbiamo bisogno di un’altra risposta europea. Bisogna rivedere quanto prima protocolli operativi di alcune missioni europee, come Sophia e Frontex, che vanno aggiornate alle luce delle conclusioni del Consiglio europeo dello scorso giugno”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine dell’incontro con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz.
A cura di Charlotte Matteini
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In vista del vertice di Salisburgo che si svolferà domani, mercoledì 19 settembre, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz a Palazzo Chigi. Al centro dell'incontro il tema migranti, con tanto di monito all'Unione europea. "Se non vogliamo un altro caso Diciotti abbiamo bisogno di un'altra risposta europea", ha dichiarato Giuseppe Conte al termine dell'incontro. "Bisogna rivedere quanto prima protocolli operativi di alcune missioni europee, come Sophia e Frontex, che vanno aggiornate alle luce delle conclusioni del Consiglio europeo dello scorso giugno", ha proseguito. "Il vertice di giugno è stato molto diverso da quelli che ho vissuto in passato, a Salisburgo domani e dopodomani abbiamo l'obiettivo di realizzare quello che ci siamo prefissi a giugno, migliorare Frontex rafforzandola, collaborando con i paesi di origine e di transito. A Salisburgo non si prenderanno decisioni ma ci sarà molto spazio per discutere queste due questioni e spero ci siano molti passi avanti", ha concluso il presidente del Consiglio.

Anche il cancelliere Kurz è apparso sulla stessa lunghezza d'onda del premier Conte: "Speriamo entro quest'anno, insieme, di migliorare il mandato di Frontex e rafforzarlo. C'è bisogno di cooperare sia con i Paesi di origine, che con quelli di transito e auspico si possano fare passi avanti per trovare una soluzione condivisa a livello europeo al vertice di Salisburgo. L'Austria è molto contenta per come l'Italia ha ridotto l'afflusso dei migranti di circa l'80 per cento, ma ora bisogna trovare una soluzione europea e ridurre ancora l'afflusso. La direzione è giusta, il vertice europeo di giugno è stato positivo. In quell'occasione si è parlato di rafforzare i confini esterni, di collaborare con i paesi africani, di rovinare il modello di business dei trafficanti".

Intanto, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha mandato un messaggio ai leader europei invitandoli a porre fine al "risentimento reciproco. Durante l'estate, le tensioni tra gli Stati membri sono riemerse sul dossier migranti. Cercare di porre fine alla crisi migratoria è un compito comune. Se alcuni vogliono risolvere la crisi, mentre altri vogliono usarla, rimarrà irrisolvibile. Saremo in grado di mettere fine al risentimento reciproco e tornare ad un approccio costruttivo".

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