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Migranti, Conte da Trump: “Su questione Libia avremo cabina di regia insieme a Stati Uniti”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenuto alla Casa Bianca in una conferenza stampa congiunta con il presidente americano Donald Trump ha detto: “Con questo proficuo incontro abbiamo compiuto ulteriore passo in avanti per aggiornare la nostra cooperazione: siamo due governi del cambiamento, tante cose ci uniscono”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Con la cabina di regia in Libia c'è quasi un gemellaggio tra Usa e Italia: L'America riconosce il nostro ruolo di interlocutore privilegiato". Il premier Giuseppe Conte, intervenuto durante una conferenza stampa congiunta con il presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca, dopo l'incontro tra i due. "Con questo proficuo incontro abbiamo compiuto ulteriore passo in avanti per aggiornare la nostra cooperazione: siamo due governi del cambiamento, tante cose ci uniscono", ha commentato il premier. Con parole simili si è espresso il presidente americano: "Io e Conte siamo entrambe due outsider della politica".

Il presidente del Consiglio ha confermato le notizie trapelate nel pomeriggio da fonti di Palazzo Chigi: Conte ha ricevuto il via libera dal presidente Trump su tre questioni cruciali: l'Italia conterà sull'apoggio degli Usa per la Conferenza sulla Libia, che si terrà nel nostro Paese (come anticipato dallo stesso Conte un mese fa al vertice NATO), e che servirà a stabilizzare il mio possibile il Paese nordafricano in vista delle prossime elezioni politiche e e presidenziali libiche. "Stiamo organizzando con il presidente Trump la conferenza sulla Libia. Affronteremo e discuteremo con tutti gli stakeholders il problema della stabilizzazione della Libia in modo da consentire alla Libia di pervenire alle elezioni democratiche in un quadro di stabilità", ha spiegato Conte.

Altro risultato raggiunto è l'annuncio di una cabina di regia permanente per il Mediterraneo, gestita da Italia e Usa, che assicuri collaboarzione tra i due Paesi per la lotta contro il terrorismo, ma soprattutto per una gestione condivisa  dell'immigrazione in partenza dalla Libia: con questa cabina di regia l'Italia assumerebbe un ruolo di punto di riferimento, in Europa, per la Libia e di interlocutore privilegiato con gli Usa.

E infine c'è l'ok per la questione degli scambi commerciali e dei dazi: l'obiettivo di Conte era quello di avere da Trump garanzie, affinché gli interessi delle aziende italiane non venissero toccati, con particolare riferimento ai prodotti dell'agroalimentare. Per questo l'Italia si è detta soddisfatta dell'accordo raggiunto tra Trump e Junker: "è fondamentale per avere un rapporto commerciale più equo", ha spiegato il presidente del Consiglio. "Trump mi ha dato le garanzie che mi aspettavo. E cioè lavorare con tutta l'Europa per superare questa fase. Bisogna intervenire per riformare le condizioni esistenti, ma in questo contesto, negoziando si possono trovare soluzioni. La cosa importante" – ha aggiunto – "è che l'Italia sia al centro di questo confronto".

"L'immigrazione è anche un problema di sicurezza. Attraverso le rotte dell'immigrazione possono arrivare foreign fighters, terroristi che minacciano l'Europa", ha commentato Conte durante la conferenza stampa congiunta. Sulla stessa linea il presidente americano, che ha elogiato le politiche italiane nel campo dell'immigrazione: "Dobbiamo proteggere i nostri Paesi dall'immigrazione illegale. Molti in Europa dovrebbero seguire l'esempio di Conte".

"Ho illustrato a Trump l'approccio innovativo sul tema dei migranti, un approccio che non lascia senza lasciare tutto il peso sui Paesi di primo approdo. Il presidente Trump sta apprezzando questo approccio italiano che sta dando i suoi frutti", ha dichiarato Conte.

Il premier ha poi risposto a una domanda sulla controversa realizzazione del gasdotto Tap: "L' Italia è perfettamente consapevole che il Tap è un' opera strategica. Ma ci sono inquietudini nelle comunità locali sulla realizzazione del gasdotto ed è mia intenzione incontrarle". L'opera è appoggiata anche dal presidente Trump: "Voglio un qualcosa di competitivo e spero il primo ministro riuscirà a farlo e a completarlo", ha concluso.

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