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Migranti, 132 soccorsi al largo di Tripoli dopo un naufragio: “Sono stati riportati nei lager”

Due imbarcazioni con 120 e 12 migranti sono state soccorse ieri da un rimorchiatore libico: i naufraghi, secondo Avvenire, sono stati ricondotti nei campi di detenzione.
A cura di Davide Falcioni
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Un barcone con 120 persone a bordo e un peschereccio con altre 12 sono stati soccorsi in acque territoriali libiche. A ricevere la richiesta di aiuto è stata la nuova missione umanitaria nel Canale di Sicilia composta dalle missioni Mediterranea, Open Arms e Sea Watch e dell’aereo Moonbird dei "Pilotes Volontaires", che nella notte hanno lottato contro il tempo per raggiungere i naufraghi, alcuni dei quali si trovavano su un'imbarcazione semi affondata, e tra i quali ci sono alcune vittime.

Stando a quanto rivela Avvenire delle condizioni di estrema difficoltà dei due natanti erano al corrente fin da ieri alle 16 sia le autorità italiane che quelle libiche; queste ultime, tuttavia, avrebbero smesso di rispondere al telefono e coordinarsi con le unità di soccorso di Roma e con le ONG. "Una prassi – spiega il quotidiano della CEI – tipica della Guardia costiera libica che non di rado interviene in mare senza rispondere alle Ong né alle autorità italiane, in modo da depistare i soccorritori e intercettare i migranti che verranno riportati nei campi di detenzione". È quello che è accaduto anche ieri: in serata il coordinamento dei soccorsi di Roma ha fatto sapere che sarebbe intervenuta una nave offshore libica dalle vicine petroliere di Zabrata, che però non ha comunicato né la posizione né la distanza dal gommone. Di certo i naufraghi sono stati ricondotti in Libia.

Sempre nella giornata di ieri altre 82 persone sono state tratte in salvo da motovedette della Guardia di finanza italiana a poche miglia dall’Isola di Lampedusa. Su un barcone c’erano 14 tunisini, di cui 6 minori e 4 donne. Nella seconda barca, invece, c’erano 68 persone fra cui 3 donne. I due gruppi, dopo l’approdo al molo Favarolo, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono stati sottoposti alle visite mediche e dove è stata avviata l’identificazione.

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