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Messina, ragazzina segregata in casa per anni: arrestati i genitori

Due coniugi filippini arrestati a Messina per maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. Tenevano la figlia segregata in casa da quattro anni, la picchiavano e non la mandavano a scuola.
A cura di Susanna Picone
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La costringevano a restare chiusa in casa, la picchiavano e le impedivano anche di guardare la televisione. Così per quattro anni una ragazzina, oggi 17enne, ha vissuto nella casa dei genitori a Messina. L’incubo della giovane è iniziato nel 2012, quando i genitori – una coppia di filippini di 46 e 43 anni – l’avevano prelevata dalla casa di uno zio paterno a Roma per portarla in Sicilia. Le avevano subito rasato i capelli a zero e le avevano impedito di andare a scuola. I genitori le avevano inoltre proibito di vedere la tv, di uscire di casa e di farsi vedere da chiunque. In più occasioni la giovane, secondo quanto lei stessa ha raccontato, sarebbe stata picchiata con un bastone di legno. I carabinieri di Messina hanno potuto arrestare i genitori quando lei ieri, finalmente, è riuscita ad attirare l’attenzione di un passante che ha contattato immediatamente i militari.

Anche il fratello minore privato dell’istruzione scolastica – La coppia è finita in manette per maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. “Ogni volta che i genitori andavano a lavorare – hanno spiegato gli investigatori – la ragazza veniva obbligata a fare colazione e pranzo nelle prime ore della mattina, alle 9 circa. Non appena terminato doveva andare a letto per rimanervi sino alle 18, ora di rientro dei genitori che provvedevano a farla cenare e andare nuovamente a dormire”. La ragazzina, secondo le prime indagini, era insomma costretta a vivere in isolamento nella propria camera: la lasciavano uscire dalla sua prigione solo per mangiare. La finestra del balcone che dava sulla strada era stata chiusa con una grata di ferro. Dopo l’arresto dei genitori, la 17enne e il fratello minore – anche lui costretto a rinunciare alla scuola – sono stati affidati ai servizio sociali e portati in una casa famiglia.

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