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Messina, operai cadono nella cisterna della nave: tre morti, un quarto è gravissimo

Gli operai stavano effettuando lavori sulle cisterne di carburante della nave ormeggiata in porto quando sono svenuti cadendo all’interno.
A cura di Antonio Palma
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Gravissimo incidente sul lavoro questo pomeriggio nel porto di Messina. Cinque operai che stavano eseguendo lavori di manutenzione su una nave ormeggiata al molo Norimberga si sono sentiti improvvisamente male cadendo nella cisterna. Uno di loro è morto sul colpo mentre altri due sono stati soccorsi e trasportati d'urgenza all'ospedale Papardo e al Policlinico dove però sono giunti già morti. Sono tre in totale gli operai morti mentre un quarto è gravissimo, in ventilazione nell'ospedale Piemonte, come spiegano i medici del nosocomio. La notizia che le vittime fossero quattro era stata diffusa da alcuni colleghi di lavoro e sindacalisti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, gli operai stavano effettuando lavori su nave Sansovino della compagnia Siremar quando improvvisamente sono svenuti.

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L'esatta dinamica dell'infortunio mortale non è ancora chiara, ma alla base della tragedia probabilmente le esalazioni provenienti da una delle cisterne dell'imbarcazione. Gli operai infatti stavano eseguendo dei lavori sulle cisterne che sono dei serbatoi di carburante. In particolare pare che i lavoratori stessero eseguendo una saldatura dentro la cisterna quando all'improvviso, forse per una scintilla, si sono sprigionati dei fumi tossici e sono svenuti.

Il dramma intorno alle 15.30. A lanciare l'allarme gli altri operai presenti sul posto, anche loro rimasti intossicati ma in maniera meno grave. Gli addetti sono stati tirati fuori con l'aiuto dei vigili del fuoco intervenuti sul posto con diverse squadre e attrezzatura idonea. Tra i coinvolti c'è anche l'ufficiale di coperta da cui dipendeva la squadra dell'equipaggio, coinvolta nell'infortunio. Sul caso la Procura di Messina ha aperto immediatamente un'inchiesta affidando le indagini alla Capitaneria di Porto di Messina.

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