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Messina, la fabbrica chiude ma gli operai la riaprono in cooperativa

La storia dello storico birrificio di Messina che ha chiuso i battenti nel 2011 e che ora è pronto a riaprire grazie al coraggio di alcuni ex lavoratori.
A cura di Antonio Palma
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Quando il loro datore di lavoro li ha licenziati nel 2011, in piena crisi economica, all'inizio non sapevano cosa fare, ma dopo un anno di proteste hanno capito che l'unica soluzione per riavere il lavoro era mettersi insieme e rilanciare l'azienda da soli. È la storia di alcuni ex operai della Triscele che produceva la storica "Birra Messina". Il birrificio, unico in Sicilia, aveva chiuso i battenti dopo alcuni passaggi di proprietà e varie vicende, tra cui anche la speculazione edilizia. La maggior parte dei 40 operai specializzati che vi lavoravano, dopo aver lottato per oltre un anno per salvare il loro posto di lavoro e aver trascorso invano mesi nel presidio sotto i cancelli della fabbrica, hanno gettato la spugna. Sedici di loro, però, hanno creduto ancora nelle possibilità dell'azienda e hanno deciso di fare da soli proseguendo la battaglia con altri mezzi. Con il loro Tfr hanno deciso di investire e costituirsi in cooperativa per fondare il "Birrificio Messina".

Riapertura nel 2015

Dopo tante battaglie, a distanza di due anni, i sedici soci ora si preparano ad aprire i battenti e a festeggiare la loro prima bottiglia di birra con molti di quelli che hanno creduto nel progetto sostenendolo anche economicamente. Molto importante infatti l'aiuto arrivato dai concittadini e associazioni locali che in pochi mesi hanno raccolto e donato oltre 60 mila euro. Alla festa di riapertura del birrificio, in programma nei primi mesi del 2015, saranno loro gli ospiti d’onore. L’unico aiuto ricevuto fino ad oggi dalle istituzioni invece sono due capannoni industriali in disuso affidati dalla Regione al termine di una lunga trattativa.

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