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Messina, Arianna prende 99 alla maturità e fa ricorso al Tar: “Non potrò studiare a Roma”

Arianna Caruso, ex liceale di Messina, sognava di andare a studiare a Roma in una prestigiosa università ma, nonostante anni di sacrifici, non potrà farlo perché invece che 100 le hanno dato 99 alla maturità. Ai microfoni di Fanpage.it la giovane ha spiegato le ragioni che l’hanno convinta a fare ricorso al Tar.
A cura di Susanna Picone
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Arianna Caruso è una ragazza di Messina che quest’anno si è diplomata al Liceo classico “La Farina” della sua città. Studentessa modello, con una media del 9.33, alla fine è uscita dalla scuola con un voto di maturità di 99/100. Un voto che per lei rappresenta quasi “una presa in giro” e che l’ha convinta a fare ricorso al Tar. È stata la stessa ex liceale a spiegare ai microfoni di Fanpage.it quello che le è successo e perché quel 99 proprio non le sembra giusto considerato il suo percorso scolastico. “Dopo un certo percorso di studi, con la media più alta della classe, mi aspettavo una certa gratificazione, gli esami perfetti non esistono”, ha spiegato Arianna, dicendosi consapevole che durante l’esame di maturità può capitare anche al migliore una dimenticanza o un errore. “Però la commissione, avendo compreso il lavoro fatto in questi anni, avrebbe dovuto capire che un 100 sarebbe stato un giusto coronamento per la mia carriera scolastica”, ha continuato la ragazza.

La studentessa non potrà iscriversi all'università che sognava – Arianna ha spiegato che quel punto in meno ha stravolto i suoi piani: la diciottenne sognava di andare a studiare in una prestigiosa università a Roma, quindi fuori dalla sua regione, e di accedere col voto massimo della maturità a un concorso per il collegio nazionale dei Cavalieri del lavoro che le avrebbe pagato vitto e alloggio nella Capitale. Ma ora tutto questo non sarà possibile. Ha spiegato anche che quel 99 sarebbe arrivato a causa di un presunto errore nella griglia di valutazione della versione di greco e che dalla sua parte c’è anche la preside del liceo "La Farina" di Messina, che però non ha potuto far nulla per aiutarla. “Due mesi d’inferno, è stata una battuta d’arresto”, si è sfogata così Arianna ai microfoni di Fanpage.it parlando anche di una presunta “antipatia politica”: sua madre col suo operato nell’ambito dell’assistenza sociale teme di aver influito negativamente nelle valutazione della figlia.

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