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Messico: sequestrata, torturata e uccisa Marbella Ibarra, pioniera del calcio femminile

La 44enne, fondatrice della prima squadra di calcio femminile professionistica messicana, era scomparsa improvvisamente lo scorso mese e di lei si erano perse le tracce. Trovata cadavere in un sacco nero gettato in strada, con mani e piedi legati ed evidenti segni di tortura su tutto il corpo.
A cura di Antonio Palma
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Sequestrata e poi barbaramente torturata fino alla morte. Così è stata uccisa Marbella Ibarra, molto conosciuta nel suo Paese, il Messico, per essere stata una delle pioniere del calcio femminile locale.  Il suo cadavere, orribilmente sfregiato dai segni di tortura, è stato trovato nella scorse ore avvolto in un telo di plastica nella zona costiera di  Rosarito, nello stato messicano di Baja California, non lontano da Tijuana e dal confine con gli Usa. La 44enne fondatrice della prima squadra di calcio femminile professionistica messicana, lo Xolas de Tijuana, era scomparsa improvvisamente  lo scorso mese e di lei si erano perse le tracce.

Col passare dei giorni senza notizie ormai tutti  temevano che le fosse capitato qualcosa di brutto e la stessa famiglia aveva più volte ribadito che non poteva trattarsi di un allontanamento volontario ma di un rapimento. Infine nelle scorse ore la terribile scoperta del suo copro senza vita con mani e piedi legati  e infilato in un sacco nero abbandonato in strada. Per stabilire l'esatta causa  di morte Le autorità hanno disposto l'autopsia sul corpo ma sul fatti che si tratti di un efferato omicidio non ci sono dubbi.

La sua morte ha provocato una ondata di indignazione nel Paese dove Marbella Ibarra era popolare  per il suo impegno e per molti un modello di riscatto. Lei infatti vedeva lo sport come una grande opportunità e per questo si impegnava per offrire a tante ragazze del posto una via alternativa di riscatto con i suoi soldi. La polizia ha escluso, per il momento, un collegamento con il suo impegno calcistico e gli investigatori ritengono che sia stata tenuta prigioniera per settimane prima di essere uccisa. Al momento comunque rimane ignoto il movente dietro al brutale delitto così come purtroppo capita spesso in Messico dove fosse comuni e agguati son all'ordine del giorno.

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