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Merkel – Sarkozy: un governo economico per l’Europa contro la crisi finanziaria [VIDEO]

Si chiamerà Eurocouncil e servirà a coordinare la politica finanziaria dei 27 paesi dell’Unione economica europea. Questa la proposta di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel per salvare la moneta unica dalla speculazione finanziaria internazionale.
A cura di Alessio Viscardi
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Incontro tra Nicolas Sarkozy e Angela Merkel

Un governo tecnico per l’economia europea che si riunisca una volta al mese per decidere le strategie finanziare dell’eurozona, questa la proposta avanzata dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal cancelliere tedesco Angela Merkel per salvare l’Europa dalla crisi dei mercati internazionali e dalla speculazione. Obbligo del pareggio di bilancio da inserire nella costituzione dei Paesi della zona euro, tassazione sulle transazioni finanziarie e un direttivo economico per il vecchio continente, su queste linee guida Francia e Germania cominceranno a integrare i propri ministeri dell’Economia e delle Finanze proponendosi come traino di tutte le altre nazioni dell’Unione.

Incontro Merkel – Sarkozy

Un governo unico per l'euro-zona, si chiamerà Eurocouncil

Rafforzare la competitività economica dell’Europa come priorità del futuro governo unico economico, definito “Eurocouncil”, che avrà il compito di riunirsi una volta ogni trenta giorni per coordinare le politiche economiche di tutti i paesi dell’Ue. I 17 capi di Stato e di governo della zona euro comporranno il nuovo organo direttivo, che avrà un presidente stabile eletto per un mandato di due anni e mezzo: “Io e la signora Merkel proponiamo che il primo candidato sia Herman Van Rompuy” ha dichiarato il presidente Sarkozy.

Impegno del presidente francese, qualora il Parlamento del suo paese non approvi il pareggio di bilancio costituzionale, è la chiamata alle urne degli elettori per un referendum popolare in occasione delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha inoltre ribadito che da subito Francia e Germania coordineranno le proprie politiche economiche. L’obiettivo principale è difendere la moneta unica europea: l’Euro.

“Abbiamo deciso che ogni Stato debba avere una commissione che possa stabilire delle regole su come frenare l'indebitamento” hanno dichiarato i leader, anche se è emerso un secco no agli “eurobond” – tarlo del ministro italiano Giulio Tremonti: “Le persone cercano una bacchetta magica per uscire dalla crisi. Gli eurobond sono l'ultima spiaggia. Ma non credo che ci troviamo in questa situazione” ha dichiarato la Merkel.

A chi reputa che gli eurobond siano la panacea per tutti i mali del continente, il cancelliere tedesco replica che sono una misura finanziaria che potrà essere messa in campo soltanto in futuro, alla fine del cammino di unificazione finanziaria dell’Europa. Secondo Sarkozy, gli eurobond non servirebbero a garantire un rating da “tripla A” a tutti i paesi europei, ma a fare in modo che “Francia e Germania garantiscano per il debito di tutti” senza effettivamente avere il controllo sul debito pubblico degli altri paesi. Inoltre, il “fondo salva-stati” è stato definito adeguato e non sarebbe necessario un suo rifinanziamento.

Secondo la Merkel, la manovra finanziaria italiana recentemente varata e domani all’esame del Parlamento è un primo passo per tornare alla crescita economica, ma serve un “meccanismo permanente” che possa controllare la valuta comune – l’Eurocouncil, appunto: “Ai nostri amici spagnoli e italiani consigliamo che il governo di questi due Paesi prendano delle decisioni forti per la ripresa della credibilità” ha ordinato il presidente Sarkozy.

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