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Mercatino di Trento, ingegnere umiliato dai vigilantes perché nero: “Vi dà fastidio?”

L’hanno scambiato per un mendicante che chiedeva soldi, mentre stava solamente bevendo il brulè con gli amici al Mercatino di Natale. Un “malinteso” l’ha definito la direttrice dell’Apt di Trento.
A cura di Biagio Chiariello
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“Lo conoscete? Sta con voi?”. “Sì perché? C'è qualche problema?”. “Pensavo vi stesse disturbando, sapete c'è gente che gira a chiedere soldi qui”. Questo lo scambio di battute tra uno dei vigilantes del mercatino di Natale di piazza Battisti a Trento e alcuni ragazzi tra cui un ragazzo di colore del Congo che stavano bevendo del brulé. Un “malinteso” – come l’ha definito la direttrice dell’Apt di Trento, Elda Verones, subito intervenuta nell’incresciosa vicenda – dovuto al colore della pelle. Jacob Nyanja (arrivato in Trentino dal Congo 17 anni fa e che, grazie ad una borsa di studio della Provincia, si è laureato in Ingegneria Civile e oggi lavora in una grande azienda locale). “Sono quasi 17 anni che vivo in Italia e mi sono sentito davvero fuori luogo. Mi è venuto da piangere” si sfoga. Dopo l’episodio i suoi amici hanno preferito andarsene: “Ma la gente ha capito che ad oggi ci sono italiani di origini diverse? Forse io sono stato troppo tranquillo davanti ad una ignoranza del genere, a un imbarazzo così grande”, ha raccontato il ragazzo.

La direttrice dell’Apt subito informata dell’accaduto, ha personalmente contattato il ragazzo, il quale ha detto di ritenere chiuso il caso, ringraziando per la premura: “Mi ha riferito – spiega Verones – che gli spiace essere assente da Trento e non poter gustare con noi quel brulé che non ha bevuto l’altra sera; sarà mia cura incontrare tutti in piazza nei prossimi giorni, stringerci la mano e chiudere l’equivoco”. La persona che ha voluto “verificare” se Jacob stesse dando fastidio, è un ragazzo della squadra dei “volontari della sicurezza”. “Non è vigilante – precisa la direttrice dell’Apt – Ma fa parte di un’associazione di volontari che hanno un ruolo marginale: il loro compito è di dialogare con le persone che a loro si avvicinano e di indirizzarle alle nostre casette informative in piazza Fiera ed in piazza Battisti”.

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