Meloni pubblica video di Fico: “Indegno presidente della Camera con mani in tasca durante l’inno”
Il nome del suo partito è indicativo: Fratelli d’Italia. E che Giorgia Meloni, presidente di FdI, sia molto legata ai valori della patria e all’inno italiano non è di certo una novità. Ma se ce ne fosse ancora bisogno, oggi è arrivata una nuova conferma dell’importanza che la Meloni assegna al nostro inno. Una questione che riguarda non solo lei, ma anche e soprattutto il presidente della Camera Roberto Fico. La Meloni, infatti, ha pubblicato su Twitter un video in cui si vede il presidente dell’aula di Montecitorio con le mani in tasca durante l’esecuzione dell’inno. Un atteggiamento che ha indubbiamente indispettito la Meloni, tanto da definire l’azione di Fico come indegna.
Il video di Fico durante l’inno
Giorgia Meloni ha pubblicato il video in questione sia su Facebook che su Twitter. Nel filmato si vede il presidente della Camera che tiene le mani in tasca durante l’esecuzione dell’inno. Accanto a lui c’è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che segue l’esecuzione di ‘Fratelli d’Italia’ con la fascia tricolore e la mano poggiata sul petto. Così come quasi tutte le altre persone intorno a loro. Fico si guarda intorno durante l’inno di Mameli: prima alza lo sguardo, poi continua a dare un’occhiata a chi sta nelle vicinanze, con uno sguardo che cambia più volte punto di osservazione.
La pubblicazione di questo video ha scatenato la reazione della Meloni, da sempre molto attenta a tutto ciò che riguarda l’inno italiano e i valori della patria. Sui social network la presidente di Fratelli d’Italia scrive, attaccando Fico: “Un presidente della Camera con le mani in tasca durante l’inno d’Italia è semplicemente INDEGNO”. Con tanto di aggettivo scritto tutto in maiuscolo per rimarcare il suo pensiero sul compartimento di Fico.
La replica di Fico
Il presidente della Camera ha commentato la sua giornata odierna a Palermo con un post su Facebook, ribadendo l'importanza di giornate come queste e soffermandosi anche sulle accuse ricevute per le mani in tasca durante l'inno. "Preferisco una mano in tasca per qualche secondo alla mano sul cuore di chi poi tradisce lo Stato", ha scritto in un post scriptum. "Il rispetto per il Paese passa da qui, da quello che noi facciamo ogni giorno, dalla dignità che con le nostre azioni diamo alle istituzioni. Ma capisco che faccia più notizia una mano tenuta in tasca per sei secondi mentre ero assorto da tutta quella energia e da quelle emozioni, piuttosto che tutto quanto detto e fatto in questa meravigliosa giornata", ha concluso.