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“Meglio essere illegalmente vivo che legalmente morto”, adolescente in cura con cannabis

Il 15enne statunitense Coltyn Turner si dice guarito dal morbo di Crohn dopo essersi curato con olio di cannabis.
A cura di A. P.
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"Preferisco essere illegalmente vivo che legalmente morto", così un ragazzino americano di 15 anni, Coltyn Turner, ha commentato la sua situazione dopo essere guarito grazie all'uso della cannabis a scopo terapeutico. L'adolescente infatti soffriva di un grave disturbo, il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino che porta a forti dolori addominali, diarrea, vomito e perdita di peso. La malattia tormentava il ragazzo tanto da costringerlo su una sedia a rotelle per mancanza di energia. Dopo aver provato varie cure classiche senza successo, la famiglia del giovane ha deciso l'anno scorso di provare cure alternative a base di marijuana, in particolare olio di cannabis. Questo ha comportato il trasferimento di tutta la famiglia dal Midwest a Colorado Springs dove è legale per alcuni pazienti pediatrici la prescrizione del derivato della marijuana.

Una decisione che si è rivelata vincente visto che il ragazzo non ha accusato più nessun sintomo. In cura dal marzo del 2014, solo quattro mesi più tardi il 15enne infatti è stato in grado di lasciare la sua sedia a rotelle e camminare cinque miglia su una montagna. Infine ad ottobre la colonscopia ha trovato che il suo colon era libero da infiammazioni e alla fine dell'anno il ragazzo ha potuto dire addio a tutti i disturbi. Il suo caso è stato presentato in diversi congressi come caso limite degli effetti positivi della cannabis terapeutica per particolari patologie.

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