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Il medico obiettore rifiuta l’ecografia alla donna che ha preso la pillola abortiva: denunciato

Una ragazza incinta ha denunciato un ginecologo obiettore di coscienza dell’ospedale San Martino di Gevova che, in seguito all’assunzione della pillola abortiva, si è rifiutato di effettuarle un’ecografia di controllo.
A cura di D. F.
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Salvatore Felis è un ginecologo obiettore di coscienza e rischia di subire seri provvedimenti disciplinari per essersi rifiutato di visitare una ragazza che aveva preso la pillola abortiva RU486. E' successo il 19 aprile: lei, una giovane di 19 anni, è entrata nel reparto di ginecologia dell'ospedale San Martino di Genova per prendere l'ultima dose del farmaco. In seguito ha trascorso mezza giornata in corsia, in attesa che l'unico medico presente – un obiettore di coscienza – la sottoponesse a un'ecografia per verificare l'esito dell'assunzione della pillola abortiva. Il dottore, tuttavia, si è rifiutato di intervenire, tanto che la giovane è stata costretta a chiamare la polizia: solo con l'arrivo degli agenti è stato contattato un altro medico, non obiettore di coscienza, che l'ha visitata e dimessa.

Sulla vicenda tuttavia vuole vederci chiaro Mauro Barabino, direttore generale del San Martino Ist: "Nella ricostruzione che ci è stata inviata dal primario del reparto c'è un vuoto tra le nove del mattino, quando la paziente è arrivata in ospedale, e le cinque del pomeriggio, quando è stata allertata la direzione sanitaria: cosa è successo in quelle ore? La cosa non è chiara". Felis intanto è sotto indagine e rischia l'ammonimento o la sospensione dal servizio, ma dal canto suo si difende: "Si trattava di partecipare alle procedure abortive. La procedura per la somministrazione della RU 486 equivale all'aborto chirurgico. Quello era un atto unico, questo si compone di tre tappe: il primo giorno si somministra la pillola abortiva, il terzo giorno si fa un'eco di controllo, si somministra un altro farmaco e poi si ripete l'ecografia per dimettere la paziente". L'uomo quella mattina era solo e, quando le infermiere l'hanno avvisato della necessità di somministrare il farmaco, si è rifiutato: "Ho detto subito che non potevo occuparmene: sono obiettore e la legge prevede la denuncia penale e la radiazione dall'albo".

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