Maurizio Martina potrebbe candidarsi alla segreteria del Partito Democratico
"Ho fatto la mia parte. Fino in fondo. I grandi progetti politici hanno bisogno di leadership forti. Adesso questo segretario va scelto". È questo uno dei passaggi cruciali della lunga intervista con la quale Maurizio Martina lascia intendere di potersi candidare alla guida del Partito Democratico. Al taccuino di Luca Telese per Panorama, Martina fa il punto dopo le sue dimissioni dalla guida del PD e l'avvio della fase congressuale, dicendosi sicuro di poter fare "la mia parte, in modo diverso dalle altre" e anticipando che nei prossimi giorni prenderà la decisione definitiva. Si tratterebbe di una scelta inattesa ma caldeggiata da alcuni dirigenti di spicco del PD, soprattutto da quelli che nelle ultime settimane avevano lanciato la proposta di prolungare la reggenza dello stesso Martina fino a dopo le elezioni Europee. L'ex ministro dell'Agricoltura ed ex vice di Matteo Renzi nel partito, insomma, potrebbe correre anche lui al Congresso, aggiungendosi ai candidati già in campo: Nicola Zingaretti, Marco Minniti, Francesco Boccia, Matteo Richetti, Dario Corallo, Cesare Damiano.
"Noi dobbiamo riconoscere i nostri errori e adesso scrivere una pagina nuova, senza continuare a parlarci addosso", spiega Martina, aggiungendo di riconoscere "i meriti della stagione che abbiamo alle spalle", che però non sono bastati a capire che "un pezzo di società restava indietro e il rancore cresceva". Un rancore alimentato anche da Matteo Salvini, il principale avversario da contrastare: "Lavora sulla paura. La Lega se la prende con i bambini di Lodi. E poi fa i condoni per i super evasori. Forti con i deboli e deboli con i forti. Noi dobbiamo rappresentare l’alternativa a questo racconto".
