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Mattia Dall’Aglio, i risultati dell’autopsia: il nuotatore è morto per arresto cardiaco

Diffusi i primi risultati dell’autopsia sul giovane nuotatore svolta al Policlinico di Modena. Il cuore del ragazzo sarà inviato in un centro specializzato di Padova per ulteriori accertamenti.
A cura di Susanna Picone
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Il nuotatore Mattia Dall'Aglio è morto a ventiquattro anni per un arresto cardiocircolatorio. È quanto rivelano i primi risultati dell’autopsia che si è svolta oggi a Modena. Gli esami autoptici, iniziati verso le 12.30, sono andati avanti per circa due ore. I tre medici al lavoro presso la Medicina legale del Policlinico di Modena avranno tempo 120 giorni per completare ulteriori esami richiesti dagli inquirenti. Oltre al perito nominato dalla procura, agli esami hanno preso parte il consulente nominato dai due indagati e quello dei parenti del nuotatore. Secondo quanto si apprende, il cuore di Dall’Aglio sarà inviato in un centro specializzato a Padova per ulteriori accertamenti in modo tale da chiarire con maggiore precisione la dinamica del decesso. I risultati definitivi dell’autopsia saranno necessari anche per chiarire se la presenza di qualcuno vicino al nuotatore e quindi un intervento tempestivo al momento del malore avrebbe potuto evitare il peggio. Al momento l’autopsia non sarebbe riuscita a stabilire stabilire con esattezza l’orario in cui Dall’Aglio è morto.

Per il decesso di Mattia Dall’Aglio ci sono due indagati

Il nuotatore reggiano Mattia Dall’Aglio è morto domenica scorsa mentre era all’interno di una sala adibita a palestra nei pressi della piscina dei vigili del fuoco a Modena.  La procura di Modena, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e indagato due persone, vuole accertare attraverso altre analisi sul cadavere del ragazzo se Dall’Aglio “avesse assunto farmaci di qualunque natura che potrebbero aver cagionato una situazione di pericolo e di aver cagionato insieme ad altri fattori la morte”, come ha spiegato nei giorni scorsi il procuratore capo Lucia Musti. Gli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio colposo sono il presidente dell'associazione ‘Amici del nuoto', che si occupa della struttura, e un tecnico, allenatore, dell'associazione stessa.

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